Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Punizione papale per Marcial Maciel

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ragazzosemplice
view post Posted on 19/5/2006, 14:03     +1   -1




CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano ha applicato nei confronti di padre Marcial Maciel Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo, una restrizione delle attività pastorali. Lo riferisce il giornale cattolico americano National catholic reporter (NCR). La decisione sembra sancire che almeno alcune delle accuse formulate nei confronti dell'86enne sacerdote messicano - denunciato per atti di pedofilia, molti anni fa, da alcuni ex seminaristi - sono fondate. Maciel non è stato ridotto allo stato laicale ma le restrizioni imposte prima di Pasqua dalla Congregazione per la dottrina della fede gli vietano di celebrare la messa in pubblico, di tenere lezioni, di rilasciare interviste.
PUNIZIONE PAPALE - È stato il Papa in persona ad approvare la decisione di punire padre Degollado, fondatore dei Legionari di Cristo. L'anziano sacerdote, dopo attente investigazioni da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato invitato - secondo quanto afferma il Vaticano in un comunicato della sala stampa diffuso venerdì mattina - «ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico».
 
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Raimundus
view post Posted on 19/5/2006, 17:59     +1   -1




COMUNICATO DELLA SALA STAMPA DELLA SANTA SEDE , 19.05.2006

In riferimento a notizie diffuse circa la persona del Fondatore dei Legionari di Cristo, il Rev.do P. Marcial Maciel Degollado, la Sala Stampa della Santa Sede comunica quanto segue:

A partire dal 1998, la Congregazione per la Dottrina della Fede ricevette accuse, già in parte rese pubbliche, contro il Rev.do Marcial Maciel Degollado, fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo, per delitti riservati all’esclusiva competenza del Dicastero. Nel 2002, il Rev.do Maciel pubblicò una dichiarazione per negare le accuse e per esprimere il suo dispiacere per l’offesa recatagli da alcuni ex Legionari di Cristo. Nel 2005, per motivi di età avanzata, il Rev.do Maciel si ritirò dall’ufficio di Superiore Generale della Congregazione dei Legionari di Cristo.

Tutti questi elementi sono stati oggetto di maturo esame da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede, e, a norma del Motu Proprio "Sacramentorum sanctitatis tutela" promulgato il 30 aprile 2001 dal Servo di Dio Giovanni Paolo II, l’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Sua Eminenza il Cardinale Joseph Ratzinger, ha autorizzato una investigazione delle accuse. Nel frattempo avvenne la morte di Papa Giovanni Paolo II e l’elezione del Cardinale Ratzinger a nuovo Pontefice.

Dopo aver sottomesso le risultanze dell’investigazione ad attento studio, la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la guida del nuovo Prefetto, Sua Eminenza il Cardinale William Levada, ha deciso - tenendo conto sia dell’età avanzata del Rev.do Maciel che della sua salute cagionevole - di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Il Santo Padre ha approvato queste decisioni.

Indipendentemente dalla persona del Fondatore si riconosce con gratitudine il benemerito apostolato dei Legionari di Cristo e dell’Associazione Regnum Christi.

[00749-01.01] [Testo originale: Italiano]

fonte: Sala Stampa della Santa Sede
 
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Raimundus
view post Posted on 20/5/2006, 11:12     +1   -1




La Legione di Cristo, come spiega la sua pagina web, è una congregazione religiosa di diritto ponitificio, fondata nel 1941.

Oggi ha più di 650 sacerdoti e circa 2.500 seminaristi maggiori e minori. Ha case in 18 Paesi.

Il movimento di apostolato Regnum Christi, anch’esso fondato da padre Maciel, è composto da circa 65.000 membri, secolari – uomini e donne –, diaconi e sacerdoti, in tutti i continenti (cfr. http://www.legionariesofchrist.org).


dichiarazione della Congregazione dei Legionari di Cristo dopo la pubblicazione del comunicato della Santa Sede sul suo fondatore, il padre Marcial Maciel.



* * *



In relazione alla notizia della conclusione dell'investigazione sulle accuse rivolte al padre Marcial Maciel, nostro venerato padre fondatore, la Congregazione dei Legionari di Cristo comunica quanto segue:

1. Il P. Marcial Maciel ha ricevuto nel corso della sua vita un indefinito numero di accuse. Negli ultimi anni, alcune di esse sono state presentate alla Santa Sede affinché fosse aperto un processo canonico.

2. Di fronte alle accuse rivolte contro di lui, egli ha affermato la sua innocenza e seguendo l'esempio di Gesù Cristo ha scelto sempre di non difendersi in nessun modo.

3. Considerando la sua avanzata età e il suo precario stato di salute, la Santa Sede ha deciso di non realizzare il processo canonico e «invitare il Padre ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico».

4. Egli, con lo spirito di obbedienza alla Chiesa che sempre lo ha caratterizzato, ha accettato questo comunicato con fede, con totale serenità e con tranquillità di coscienza, sapendo che si tratta di una nuova croce che Dio, il Padre della Misericordia, ha permesso che soffra e dalla quale otterrà molte grazie per la Legione di Cristo e per il Movimento Regnum Christi.

5. Noi legionari e membri del Movimento Regnum Christi, seguendo l'esempio del padre Maciel e uniti a lui, accogliamo e accoglieremo sempre tutte le disposizioni della Santa Sede con profondo spirito di obbedienza e fede, e rinnoviamo il nostro impegno di lavorare con grande intensità per realizzare il nostro carisma della carità ed estendere il Regno di Cristo a servizio della Chiesa.
 
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Raimundus
view post Posted on 20/5/2006, 14:46     +1   -1




Preti pedofili, stereotipi anti-sette e campagne anti-cattoliche: l’attacco ai Legionari di Cristo
Massimo Introvigne
Ora basta. Il lancio negli Stati Uniti del libro dei “giornalisti dal buco della serratura” Jason Berry e Gerald Renner Vows of Silence. The Abuse of Power in the Papacy of John Paul II (Free Press, New York 2004) mostra l’urgenza di una lega cattolica contro la diffamazione efficace quanto la Jewish Anti-Defamation League. La stagione di caccia al cattolico, al prete, al vescovo è aperta tutto l’anno, e ora mira al bersaglio grosso, il Papa.
Il libro parte dai preti pedofili: un problema reale, giustamente attribuito anche alla lunga tolleranza americana verso conventicole di preti omosessuali, ma amplificato attraverso statistiche fantasiose. L’opera cerca quindi di riciclare vecchi rifiuti: un attacco al padre Marcias Maciel, fondatore dell’ordine religioso dei Legionari di Cristo e personalità vicinissima al Papa, per presunti abusi omosessuali che sarebbero avvenuti negli anni 1950, lanciato dagli autori nel 1997 sul quotidiano Hartford Courant e, per loro ammissione, ignorato dai media nazionali americani. Infine, si punta direttamente al Papa, che di fatto proteggerebbe i pedofili a causa delle sue idee conservatrici e di una “tragica ingenuità” per quanto riguarda la sessualità: un’accusa ridicola, se si pensa che Karol Wojtyla è l’autore di Amore e responsabilità, una delle più profonde interpretazioni filosofiche anche degli aspetti intimi dell’amore umano.
Quanto a Maciel, una mezza dozzina di ex-religiosi hanno “ricordato” abusi venti o anche quarant’anni dopo. Altri membri ed ex-membri dei Legionari di Cristo hanno risposto affermando di avere ricevuto offerte di denaro perché confermassero calunnie inventate. I tribunali ecclesiastici, più volte aditi, non hanno mai preso sul serio le accuse, cui il libro fornisce involontariamente un elemento di smentita. Gli accusatori, apprendiamo, frequentano un ambiente dove si muovono intere legioni di avvocati, pronti a strappare alla Chiesa transazioni miliardarie in ogni caso di veri o presunti abusi. Eppure contro Padre Maciel non ci si è mai rivolti ai tribunali secolari. Gli autori sostengono che in Italia e in Spagna, dove sarebbero avvenuti gli abusi, i giudici non indagano a fondo sui potenti: forse i nomi di giudici come Borrelli, Caselli o Garzòn non sono mai arrivati fino a Hartford, Connecticut.
Lo schema generale del libro deriva a sua volta da una nota letteratura contro le “sette” (in cui si includono i Legionari di Cristo): queste praticano il “lavaggio del cervello”, di cui si sono liberati solo gli ex-membri diventati oppositori militanti, gli unici testimoni credibili. È una mitologia smentita da intere biblioteche di studi accademici sulle cosiddette “sette”, e da anni screditata.
La soluzione proposta non è nuova: per arrestare un suo presunto declino la Chiesa dovrebbe aprire le porte alle donne sacerdote, ai preti sposati, ai diritti degli omosessuali, all’aborto. Ma proprio negli Stati Uniti, le denominazioni protestanti conservatrici negli ultimi vent’anni hanno raddoppiato il numero dei membri, mentre quelle liberal che hanno annacquato la morale li hanno dimezzati. Anche nella Chiesa cattolica, i Legionari di Cristo, l’Opus Dei, i fedeli di Padre Pio e altri gruppi attaccati da Berry e compari prosperano, mentre è piuttosto il loro tipo di progressismo a vegetare stancamente.

 
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Guardia Svizzera
view post Posted on 20/5/2006, 15:12     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 20/5/2006, 15:46)
Quanto a Maciel, una mezza dozzina di ex-religiosi hanno “ricordato” abusi venti o anche quarant’anni dopo. di veri o presunti abusi. La soluzione proposta non è nuova: per arrestare un suo presunto declino la Chiesa dovrebbe aprire le porte alle donne sacerdote, ai preti sposati, ai diritti degli omosessuali, all’aborto. Ma proprio negli Stati Uniti, le denominazioni protestanti conservatrici negli ultimi vent’anni hanno raddoppiato il numero dei membri, mentre quelle liberal che hanno annacquato la morale li hanno dimezzati. Anche nella Chiesa cattolica, i Legionari di Cristo, l’Opus Dei, i fedeli di Padre Pio e altri gruppi attaccati da Berry e compari prosperano, mentre è piuttosto il loro tipo di progressismo a vegetare stancamente.

Bravo Raimondo ;)
 
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Raimundus
view post Posted on 20/5/2006, 15:29     +1   -1




Dovere d'informazione
 
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Raimundus
view post Posted on 21/5/2006, 13:01     +1   -1




All'archeologismo inutile di articoli ormai polverosi, superati da quelli recenti, preferiamo il seguente:

ACNews 005-2006 — Punti fermi sui Legionari di Cristo



Roma, 20 maggio 2006. Una riflessione di Massimo Introvigne, direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni. In appendice il Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, del 19 maggio 2006, "In riferimento a notizie diffuse circa la persona del Fondatore dei Legionari di Cristo, il Rev.do P. Marcial Maciel Degollado".



Dopo dieci anni di polemiche la Santa Sede è intervenuta sul caso del padre Marcial Maciel, fondatore – ma dal 2005 non più Superiore Generale – della congregazione dei Legionari di Cristo, accusato di abusi sessuali che risalirebbero in gran parte agli anni 1950. In concomitanza con gli scandali americani sui preti pedofili, una mezza dozzina di ex-religiosi hanno “ricordato” abusi che padre Maciel avrebbe commesso venti o anche cinquant’anni fa. Altri hanno risposto affermando di avere ricevuto offerte di denaro perché confermassero calunnie inventate. Gli accusatori, che pure frequentano un ambiente dove si muovono legioni di avvocati pronti a chiedere miliardi alla Chiesa in ogni caso di abusi, non si sono mai rivolti ai tribunali secolari. Per loro stessa ammissione sarebbero stati, come si dice negli Stati Uniti, “buttati fuori dai tribunali”, che mai avrebbero preso sul serio ricordi a orologeria scattati decenni dopo i fatti.

Ma quello che non reggerebbe in un tribunale può continuare ad alimentare furibonde campagne giornalistiche e a causare turbamento presso i fedeli. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha dunque ritenuto di intervenire. Considerata l’età del padre Maciel, e la difficoltà anche per i tribunali ecclesiastici di ricostruire vicende vecchie di mezzo secolo, la Congregazione – evitando, ed è fondamentale sottolinearlo, ogni pronuncia esplicita sui fatti – ha “invitato” padre Maciel “ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico”, nello stesso tempo riconoscendo “con gratitudine il benemerito apostolato dei Legionari di Cristo”.

La Chiesa ha le sue vie che non sono quelle dei tribunali degli uomini. In questi ultimi le accuse non avrebbero mai potuto reggere. Per la Chiesa, anche l’ombra di un dubbio su un religioso che ha avuto un ruolo importante e ha ispirato milioni di persone non può essere tollerata. Lo stesso Padre Pio, poi canonizzato, passò i suoi guai non appena furono sollevati dubbi su certe sue transazioni finanziarie. Senza che ci sia alcuna condanna esplicita, la dichiarazione della Congregazione sceglie la via della prudenza. Il Signore giudicherà con i suoi tempi; la Chiesa – pur senza pronunciarsi sui fatti – non può permettersi di essere garantista.

Detto questo, non si può presentare il provvedimento cautelativo della Santa Sede per quello che non è. Non si tratta di un imprimatur sui diversi libracci che sono partiti da padre Maciel per attaccare i Legionari di Cristo, e l’immenso bene che fanno nell’apologetica, nella spiritualità, nell’educazione, nel “benemerito apostolato” che il documento vaticano esplicitamente richiama, accusandoli di essere “di destra”. Anche sulla figura di padre Maciel, il documento vaticano non implica affatto che quanto quei libri sostengono sia vero. Gli accusatori dei Legionari di Cristo hanno scritto che per evitare rischi di abusi sessuali la Chiesa dovrebbe aprire le sue porte al relativismo dominante, alle donne sacerdote, ai preti sposati, agli omosessuali, all’aborto. Il misterioso rigore della Chiesa – che nel dubbio non condanna, ma allontana dalla scena pubblica, anche i suoi figli più cari e fedeli – va in direzione esattamente opposta. Il senso dei fedeli comuni, che raramente sbaglia, lo percepisce. I Legionari di Cristo, l’Opus Dei e altri gruppi attaccati da chi ha orchestrato la campagna contro padre Maciel prosperano, mentre è piuttosto il progressismo relativista a vegetare stancamente.

 
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dante pastorelli
view post Posted on 21/5/2006, 13:08     +1   -1




Io non so se il fondatore dei Legionari sia colpevole delle nefandezze che gli si attribuiscono.
Da anni - come per un suo rappresentante italiano - circolavano "voci".
In casi del genere io credo che da chi di competenza si debba intevenire immediatamente e con decisione, senza lasciar incancrenir le piaghe.
Allontanamento, messa in mora (in convento o in monastero costituito da vegliardi, magari): chiarire con procedimenti ecclesiastici di rito. Condanna o assoluzione.
Ma prima che inizi il processo, sempre preoccuparsi del bene della Chiesa in una società che la perseguita e la calunnia in ogni modo. Per l'eventuale riabilitazione il tempo c'è, ed anche l'onore degli altari, se qualcuno lo merita.
Su questo io sono intransigente.
 
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Raimundus
view post Posted on 21/5/2006, 13:11     +1   -1




Peccato che a perseguitare la Chiesa e calunniarla siano moralizzatori senza morale
 
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Guardia Svizzera
view post Posted on 21/5/2006, 13:45     +1   -1




Giusta l'osservazione di Introvigne.Casualmente gli accusatori sono gli stessi ,per matrice culturale , che hanno impedito il riconoscimento dell'Opus Dei per lungo tempo. Poiche ' anche questo movimento ecclesiale viene visto come restauratore "pericoloso". ;)
 
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dante pastorelli
view post Posted on 21/5/2006, 15:28     +1   -1




La Chiesa non deve intervenire appena si muove una fronda e deve ben valutare le fonti. Ma quando il refolo diventa vento consistente e annoso, l'indagine deve partire e la prevenzione scattare. Solo così si può eliminare ogni ombra, anche di complice occultamento.
Se così si fosse agito, l'America non sarebbe stata squassata dagli scandali, che non sempre sono stati puro frutto di una pur innegabile lotta al prete cattolico d'una ricerca di guadagno facile di "abusati" di mestiere.
Le "voci" su Macial non sono recenti. Ammiro i suoi legionari che gli han fatto quadrato intorno, e non esprimo alcuna condanna perché in certe evenienze la cautela massima è d'obbligo. Però, ripeto, prima s'interviene per prevenire più limpida ne risalta l'innocenza degli accusati, e meno fango vien gettato sulla Chiesa. E se le accuse risultan fondate, severità senza attenuanti.
I falsi accusatori, moralizzatori senza morale, ne risponderanno davanti alla giustizia, al mondo e a Dio.
 
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Guardia Svizzera
view post Posted on 21/5/2006, 18:47     +1   -1




Ma quanto sono eccitanti per efebo semplice, le storie erotico - cattoliche.....Quanto vorrebbe fossero sempre vere!!
Che dia inizio ad un nuovo filone letterario? Magari con un libro scritto a due tenere e intrecciate mani con Aldo Busi.....Mhhh!
 
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dante pastorelli
view post Posted on 21/5/2006, 19:34     +1   -1




Il perverso gusto di razzolar nel maleodorante sudiciume che malauguratamente qua e là coinvolge uomini di chiesa, non nasce da un amore ferito per la Chiesa che si vorrebbe vedere anche nella sua struttura umana santa e luminosa, ma da odio profondo e volontà di colpirla ed infangarla, perché non accetta di riconoscere diritti immorali che farebbero sentir la coscienza a posto a chi abbia certi problemi e li proietta sugli altri.
Ma non saranno costoro e neppure i preti, i vescovi, i cardinali, e mettiamoci anche i papi, peccatori a distruggere ciò che è fondato da e su Cristo.
I denigratori con l'aria da santarellini innocenti si mettano l'anima in pace. Poveri untorelli!

 
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Raimundus
view post Posted on 22/5/2006, 02:14     +1   -1




CONFERENZA DELL’EPISCOPATO MESSICANO
Città del Messico, 19 maggio 2006

COMUNICATO STAMPA SULLA DECISIONE
PRESA DALLA SANTA SEDE
SUL CASO DI PADRE MARCIAL MACIEL



La Conferenza dell’Episcopato Messicano manifesta piena comunione con il Santo Padre Benedetto XVI nella decisione presa sull’indagine circa le accuse rivolte a padre Marcial Maciel, fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo.

Il Santo Padre ha approvato le decisioni della Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la giuda del Cardinale William Joseph Levada, che ha dichiarato – tenendo conto dell’età avanzata di padre Maciel e delle sue delicate condizioni di salute – di rinunciare ad un processo canonico e di invitare il sacerdote ad una vita riservata di preghiera e penitenza, cessando il suo ministero pubblico.

Sappiamo che i Legionari hanno accolto con profondo spirito di obbedienza e fede questa disposizione della Santa Sede. Come ha fatto la stessa dichiarazione ufficiale della Santa Sede, anche noi riconosciamo l’opera evangelizzatrice e sociale che la Congregazione dei Legionari di Cristo ha svolto a favore di milioni di Messicani. L’apostolato che i Legionari di Cristo realizzano nel Paese, con le scuole, le università e altre opere sociali ed evangelizzatrici, è senza dubbio di grande beneficio per la Chiesa in Messico.

+Carlos Aguiar Retes
Vescovo di Texcoco
Segretario Generale della CEM
 
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dante pastorelli
view post Posted on 22/5/2006, 07:57     +1   -1




Dunque, senza nulla togliere ai grandi meriti d'una isitituzione che tanto ha donato e senz'altro donerà ancora alla causa della Chiesa, giriamo definitivamente una pagina oscura, vera o falsa che sia, in tutto o in parte: Santa Sede e Vescovi messicani han parlato e preso sagge decisioni. Ora si cessi di infierire su questo personaggio che si è ritirato a vita solitaria di preghiera e penitenza. Con la speranza che le autorità competenti agiscano, quando si prospettan casi delicati o turpi, intervengano con saggia sollecitudine.
La divinità della Chiesa si esprime in tutta la sua visibilità anche in questi momenti drammatici e di profondo dolore: niente può distruggerla, neppure i suoi figli più carichi di responsabilità.
 
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16 replies since 19/5/2006, 14:03   492 views
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