Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio

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Raimundus
view post Posted on 7/4/2006, 06:41     +1   -1




I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio

1° Omicidio volontario; 2° peccato impuro contro natura; 3° oppressione dei poveri; 4° frode nella mercede agli operai.

 
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Lee Haney bodybuilder
view post Posted on 9/10/2006, 08:52     +1   -1




CITAZIONE (Raimundus @ 7/4/2006, 07:41)
I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio

1° Omicidio volontario; 2° peccato impuro contro natura; 3° oppressione dei poveri; 4° frode nella mercede agli operai.

ovvero???
 
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Guardia Svizzera
view post Posted on 9/10/2006, 09:21     +1   -1




Su quale dei quattro peccati vuoi chiarimenti? :)
 
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Lee Haney bodybuilder
view post Posted on 9/10/2006, 11:49     +1   -1




il 2 ,il 3 e il 4
 
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Camilla Maria Pia
view post Posted on 9/10/2006, 15:09     +1   -1




Anch'io, grazie.
 
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sasà 82
view post Posted on 13/9/2008, 15:30     +1   -1




perchè lo stare con una persona del proprio sesso è peccato secondo la chiesa?non è peggio essere consacrati e scendere nella cloaca massima, e poi servire Dio con mani luride di peccato?
 
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Raimundus
view post Posted on 13/9/2008, 15:45     +1   -1




Nell'antico testamento Dio prescrive:

"Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro" (Lv 20,13).

E la vicenda di Sodoma e Gomorra (Gen. 18,16 seg.) è conosciuta da tutto il mondo "…Condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie…" (2 Pt. 2,6 seg.) - "…Così Sodoma e Gomorra e le città vicine, che si sono abbandonate all'impudicizia allo stesso modo e sono andate dietro a vizi contro natura, stanno come esempio subendo le pene di un fuoco eterno…" (Gd. 7)

Nel Nuovo Testamento lo Spirito Santo è altrettanto chiaro: "...Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che si addiceva al loro traviamento.....E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa." (Rm 1, 26/32) - "...Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio" (1 Cor. 6,9/10) - "…La legge non è fatta per il giusto, ma per i non giusti e riottosi, per gli empi e di peccatori, per gli scellerati e i profani, per i parricidi e matricidi e omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti[1][1], per i ladri d'uomini, i bugiardi, gli spergiuri…"(1 Tm. 1,9).

La condanna dei Padri e dei Dottori della Chiesa:

"I delitti che vanno contro natura, ad esempio quelli compiuti dai sodomiti, devono essere condannati e puniti ovunque e sempre. Quand'anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina: Dio infatti non ha creato gli uomini perché commettessero un tale abuso di se stessi. Quando, mossi da una perversa passione, si profana la natura stessa che Dio ha creato, è la stessa unione che deve esistere fra Dio e noi a venir violata" (Sant'Agostino, Confessioni, c.III, p.8)

"Che lo zolfo evochi i fetori della carne, lo conferma la storia stessa della Sacra Scrittura, quando parla della pioggia di fuoco e zolfo versata su Sodoma dal Signore. Egli aveva deciso di punire in essa i crimini della carne, e il tipo stesso del suo castigo metteva in risalto l'onta di quel crimine. Perché lo zolfo emana fetore, il fuoco arde. Era quindi giusto che i Sodomiti, ardendo di desideri perversi originati dal fetore della carne, perissero ad un tempo per mezzo del fuoco e dello zolfo, affinchè dal giusto castigo si rendessero conto del male compiuto sotto la spinta di un desiderio perverso" (San Gregorio Magno, Commento morale a Giobbe, XIV, 23, vol. II, pag. 371)

"Questo vizio non va affatto considerato come un vizio ordinario, perché supera per gravità tutti gli altri vizi. Esso infatti, uccide il corpo, rovina l'anima, contamina la carne, estingue la luce dell'intelletto, caccia lo Spirito Santo dal tempio dell'anima" (San Pier Damiani - dottore della chiesa e grande riformatore dell'Ordine Benedettino - Liber Gomorrhanus, in Patrologia latina, vol. 145, coll. 159-190)

"Nei peccati contro natura in cui viene violato l'ordine naturale, viene offeso Dio stesso in qualità di ordinatore della natura" (S. Tommaso d'Aquino, Summa Teologica, II-II, q. 154, a. 12)

"…Commettendo il maledetto peccato contro natura, quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono…" (S. Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, cap. 124)

"Più pena sente uno che sia vissuto con questo vizio de la sodomia che un altro, perocchè questo è maggior peccato che sia". (San Bernardino da Siena, Predica XXXIX in: Prediche volgari, p. 915)

"…Di questa turpitudine mai abbastanza esecrata sono schiavi coloro che non si vergognano di violare la legge divina e naturale". (San Pietro Canisio - dottore della Chiesa- Summa Doctrina Christianae, III a/b, p. 455)

La condanna dei papi:

"…L'esecrabile vizio libidinoso contro natura; colpe per le quali i popoli e le nazioni vengono flagellati da Dio, a giusta condanna, con sciagure, guerre, fame e pestilenze…" (San Pio V, Costituzione Cum Primum, del 1 aprile 1566, in Bullarium Romanum, t. IV, c. II, pp. 284-286)

"…Il peccato contro natura grida vendetta al cospetto di Dio.." (San Pio X - Catechismo, N. 966)

"Inseguendo l'esistenza di atti intrinsecamente cattivi, la Chiesa accoglie la dottrina della Sacra Scrittura. L'apostolo Paolo afferma in modo categorico: - Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio, 1 Cor. 6,9-10" (Giovanni Paolo II, Veritatis Splendor, cap. 81)



Leggendo la Sacra Scrittura impariamo dall’unico Dio e giusto giudice che com’è vero che il Signore perdona qualunque peccato a chi, con sincero pentimento, gli chiede il perdono è altrettanto vero che giudicherà secondo la Sua Parola (e non secondo quella degli uomini, anche se appartenenti alle gerarchie della Chiesa!) quanti si ostinano nel peccato. A tale proposito riporto l'opinione della Dott.ssa Patrizia Stella (dottore in pedagogia del comportamento) come risulta da una sua lettera pubblicata sulla rivista Teologica, N. 20 - marzo/aprile 1999, indirizzata alle autorità religiose e civili ed alle riviste, alla cui lettura integrale rimando quanto interessati.

"….In secondo luogo significa negare alla persona la capacità di superare questo problema, in quanto è stato più volte confermato dagli studiosi che questo comportamento non è irreversibile né congenito, tranne casi rarissimi, ma frutto di cattive abitudini, o di esperienze negative, o di reazioni davanti all'aggressività di certi comportamenti femminili; situazioni comunque, dalle quali si può uscire. Prova ne sia che nel mondo animale esistono malformazioni congenite di vario genere, ma non si è mai verificato il caso di attrazioni ed unioni omosessuali tra bestie, ciò vuol dire che è una devianza che riguarda l'uomo non tanto nella sfera genetica, difficilmente modificabile, quanto piuttosto in quella educativa e psicologica, soggetta quindi all'influsso della volontà. Significa inoltre non aver capito il ruolo della chiesa e del cristiano, che non è solo quello di alleviare pietosamente le ferite lasciando "l'ammalato" nella sua cancrena, bensì è quello di avere "dell'ammalato" una stima ed una fiducia tali da saper usare anche il bisturi pur di farlo guarire. Compito della chiesa e del cristiano è quello di ricordare che c'è la grazia di Dio che aiuta a vivere i comandamenti, e che senza la sua grazia è difficile vivere non solo la castità, ma qualunque altra virtù, che la violazione costante dei Comandamenti di Dio comporta sempre il rischio di autodistruggersi nella vita terrena e di mettere in pericolo la salvezza eterna, e che infine, dà molta più gioia e gratificazione una vita casta anche se talvolta esige sacrificio e lotta, che una vita di disordine sessuale, qualunque esso sia, etero o omosessuale…."

 
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Alberto Umer
view post Posted on 9/10/2008, 15:28     +1   -1




Non capisco cosa ci sia da chiarire, è talmente evidente che si spiega da sè. E' un "principio primo". C' è bisogno di spiegare cosa è un peccato contro natura? Cosa è l' oppressione dei poveri? Cos'è lo sfruttamento degli operai? non è abbastanza chiaro (a meno che non si voglia opprimere l'intelligenza!)?
 
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Michael a Sanctis
view post Posted on 8/11/2008, 11:27     +1   -1




Purtroppo in un mondo nel quale per "natura" si intende il comportamento degli animali (io ho sentito dire che la sodomia è una cosa naturale perché anche i cani a volte lo fanno!), non sono più cose che si spiegano da sé.

A questo bisogna aggiungere la paura delle proprie convinzioni che attanaglia ecclesiastici e laici nell'insegnare e nel professare i punti di dottrina cattolica che peggio si adeguano con la mentalità laicista e secolarizzata di oggi.

Finché non si uscirà da questa impasse, richieste come quelle comparse in questa discussione saranno all'ordine del giorno.
 
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Guido Ferro Canale
view post Posted on 3/12/2008, 16:50     +1   -1




E finchè si tratta di domande di chiarimento, e non di surrettizie contestazioni....

Guido
 
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None1
view post Posted on 19/3/2015, 13:41     +1   -1




Salve a tutti,

chiedo subito scusa se non usero´ un linguaggio corretto e se potro´ scrivere pensieri sbagliati. Cerchero solo di dare il mio pensiero, con la speranza che possa aiutare, per quel che riesco ad esprimere.

Io credo anche che sia importante mettere in evidenza, che tutto quanto abbiamo ricevuto -e ancora riceviamo- dall´insegnamento della fede cattolica, non sia per la Nostra condanna, ne´ tantomeno semplicemente per "evitare una condanna", bensi per avere accesso alla vita e alla vita eterna.

***
Lasciatemi fare un esempio.
Credo che chiunque capisca che se un nostro figlio e´ felice, beh questo sta maggiormente a cuore di un padre. Se pero´ e´ necessario mettere in punizione un figlio, questo rattrista un padre. E la felicita´ che un padre auspica per un figlio, non e´ in virtu del fatto che un padre sappia che ha potere di mettere in punizione l figlio. Bensi´ perche´ ama il figlio. Ne e´ perdutamente e irrazionalmente innamorato. Seppure con evidentissimi limiti, dovuti al fatto che anche un padre ha la stessa natura del figlio, uma

-na, e quindi soggetta ad eccessi, come ira e orgoglio. Tuttavia, in questa aspirazione naturale spinta dall´amore un padre vede la messa in punizione come "un pedagogo" (voglio dire una Cosa pedagogica, che porti ad un insegnamento educativo) che possa aiutarlo a non perdersi del tutto. Ad esempio i capricci sono spinti in primis dal nostro desiderio di affermazione. Un bimbo questo non puo´averlo chiaro, ma un genitore -forse- si. Dunque e´ pedagogico insegnare ad un figlio che "l´affermazione indiscriminata del suo ego" non lo portera´ alla felicita´. Per questo e´ opportuno non abbandonare un figlio all´indole del Capriccio, ovvero dell´affermazione del proprio ego.

Il rischio di noi genitori (rischio dal quale Dio E´ ESENTE) e´ che noi contrapponiamo, durante la correzione, al desiderio di affermazione dell´ego del figlio, il desiderio di affermazione del nostro ego. E questo a noi padri-esseri-umani ci porta a degli eccessi. Ma a Dio no. E per questo e´ fondamentale che noi, anche se gia´ cristaini, mai smettiamo di essere "in cammino".

Ok, forse mi sono un po perso, ma spero si capisca Cosa volevo dire: volevo esprimere un esempio che mostrasse la premura di un padre e darne un senso profondo della correzione.
Detto questo mi ricollego a dove ero rimasto prima dell´esempio.
Fine Esempio.
***

E nell´eternita´della vita siamo gia´ stati innestati al momento del nostro concepimento. Mi ha colpito infatti il fatto che nei primi post si parlasse solo di "peccati contro natura" ed il primo riferimento all´omosessualità (che qualora praticata sessualmente non puo prescindere da tale peccato) fosse partito da un utente che chiaramente aveva collegato in cuor suo i "peccati contro natura" alla omosessualita´ in maniera totale, univoca. Ma questo non era stato menzionato ancora. Mi colpisce questo perche` mi dice che in fondo a Volte ci vogliamo nascondere dietro un dito.

Arrivo al punto.
Tuttavia i peccati contro natura credo siano assolutamente all´ordine del giorno anche nell´ambito etero sessuale. Nella Gen Dio lascia l´uomo dicendo "siate fecondi e moltiplicatevi". Per essere in linea con questo "augurio" che viene da Dio in un rapporto eterosessuale, non c´é´ spazio per alcune pratiche che sono all´ordine del giorno proprio nell´ambito etero sessuale. Purtroppo mi sembra di constatare che ci si accanisca (progressisti e tradizionalisti) solo sulle pratiche omosessuali, che pero´ sono pratiche in uso anche tra persone dello stesso sesso. Mi domando perche`? E la paura che ho e´che sia per non renderci conto che la Nostra vita per prima va cambiata. Chiunque noi siamo, etero od omo. E va cambiata con suppliche e preghiere e uno "spitiro contrito ed umiliato". Fede e Opere non possono separarsi. E se Dio ci donera´ questo, di essere consistenti (non ricordo bene come si traduce in italiano "consistent") allora le nostre opere anche non saranno di impedimento che possiamo entrare nella vita eterna gia da questa terra. Dostoieski ho sentito dire che scrisse che "la salvezza salvera´ il mondo". E questa salvezza era riferita a Gesu´Cristo. E Gesu Cristo oltre che essere morto, e´ sopratutto Risorto. E questo da senso alla morte. La morte non e´ l´ultima parola. Questa bellezza, la bellezza di questo annuncio salvera´ il mondo. E´ l´unica Cosa che puo dar senso alla Nostra vita, sia etero che omosessuale. Solo la bellezza che deriva dal ricevere questo annuncio, tutti i giorni, puo´darci coraggio per combattere contro i peccati e contro i peccati che gridano Vendetta da Dio.

Questo io l´ho visto, fa parte della mia esperienza quotidiana di cattolico, e lo vedo costantemente nella mia vita.

Vi auguro a tutti la pace.
Pregate per me.
Antonio.
 
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10 replies since 7/4/2006, 06:41   21231 views
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