Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

I NEOCATECUMENALI

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Raimundus
view post Posted on 12/3/2006, 18:29 by: Raimundus     +1   -1




Lettera di un ex-neocatecumenale


Carissimo Santo Padre,
mi accingo a scrivere questa lettera sperando di trovare le parole giuste.

Fino a un mese fa circa, facevo parte del Cammino neocatecumenale. Ne sono uscita per un fatto che ora cerco di raccontare con rettitudine di cuore.

Da quando è stato approvato lo Statuto io non lo avevo letto. L’ho letto qualche mese fa. Allora mi sono accorta che alcune cose che venivano fatte nella Comunità non erano scritte nello Statuto come, per esempio, la decima che tutti i mesi obbligano a dare al responsabile della Comunità (a partire dal) secondo passaggio che viene fatto dal Vangelo di Matteo, cap. 19, “Il Giovane ricco”, da non confondere con il primo passaggio, che viene fatto sul Vangelo sempre di Matteo, cap. 6, “Dio e il denaro”. Mentre nel primo ci invitano a provarci, vale a dire (che) se abbiamo qualche cosa di valore a cui teniamo tanto, di disfarcene; nel secondo passaggio ci vengono fatti degli Scrutini. Vogliano sapere tutto della nostra vita, passata e presente, anche le cose più intime. Tutto! Tutto! A uno a uno, in presenza di tutti, ci tengono sotto interrogatorio per tanto tempo.

E’ terribile!

In quell’occasione ci invitano a vendere tutto, ma tutto, tutto, anche a dare tutti i soldi fino all’ultimo centesimo. Ci dicono di fare tutto in segreto, di mantenere, dicono, l’arcano, e citano il racconto, dagli Atti degli Apostoli, cap. 5, “La frode di Anania e di Saffira”. Poi, il tutto: denaro, oggetti preziosi, contratti di case, di macchine, ecc. ecc. viene consegnato con un rito. Ci mettono in bocca una pietruzza di sale che deve sciogliersi lentamente e depositando quello che ognuno ha dato, dice: “Rinuncio a Satana!”.

I catechisti dicono che Dio, dopo, provvede.

Io ho chiesto ai catechisti perché queste cose che ho citato non sono scritte nello Statuto, come pure altre cose che non vengono chiarite bene. La risposta è stata violenta. Con molta rabbia e urli mi hanno detto che se io non credo al Cammino o se ho dei dubbi, non credo in Gesù; che nel cuore non ho niente, anzi, vi alberga satana e (che) se continuo per questa strada non posso fare più la Comunione. Hanno continuato per 2 ore a inveire contro di me. Tutto questo ha sconvolto sia me che mio marito, anche perché 13 anni fa è venuto a mancare mio figlio Luca, il giorno di Tutti i Santi, in un tragico incidente. Aveva 27 anni. Io sono molto malata, soffro di anemia falciforme. Mi cambiano il sangue tutti i mesi attraverso una macchina. Ho subìto 16 interventi e siamo poveri, non possediamo niente. Se non mi affidassi totalmente a Dio non ce la farei. Lo ringrazio con tutto il cuore per l’aiuto che mi dà ogni giorno, così posso accudire la mia famiglia.

Santo Padre, Le ho raccontato tutto questo perché mi sembra che ci sia qualcosa che Lei non sa. Chiedo perdono se mi sono permessa tanto. Sono sicura che Sua Santità controllerà e prederà provvedimento in merito per il bene di tutti. In quanto a me, voglio ubbidire alla Santa Chiesa, alle Sue parole che sono verità.
Chiedo la Sua S. Benedizione.

La saluto con devozione augurandoLe Buone Feste.

Con Affetto.

A……… T……
 
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83 replies since 9/3/2006, 15:33   21711 views
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