Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

LAMPEDUSA: SPOT PUBBLICITARIO, Le buone intenzioni esplicite sono travisate dai "cattivi"

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Roberto Pepe
view post Posted on 4/10/2013, 10:55     +1   -1




Mi dispiace ricordarlo, ma, purtroppo, essendo stato l’unico a farlo presente con il precedente intervento: “PAPA A LAMPEDUSA: le cose non dette”, sono costretto a commentare quanto affermai. Quando Papa Francesco si recò a Lampedusa e rimproverando gli italiani, li invitò a prestarsi con più forza all’accoglienza dei profughi migranti, affermai che quel messaggio altamente caritatevole del Santo Padre, si sarebbe potuto trasformare, in realtà, in un vero e proprio “SPOT PUBBICITARIO” ed un invito eclatante alle mafie di tutta l’Africa e Medioriente a trasportare liberamente quei poveri derelitti in fuga dalla povertà e dalle guerre fondamentaliste in quell’Isola “salvagente”. “Perché il Papa non lanciò un anatema contro la mafie internazionali che organizzano i trasporti” -allora chiesi e RIPROPONGO OGGI? Invece, nell’incitamento papale all’accoglienza, tutto il mondo lesse quasi un’apertura delle frontiere alla tratta di carne umana, peggiore di quella dei tempi dello schiavismo.
Risultato immediato: perfino le nostre marinerie e guardie costiere si prodigarono a recuperare naufraghi in acque internazionali o territoriali dei paesi vicini, come Grecia e Malta. Era diventata una missione d’onore alla quale i politici nostrani non osarono opporsi!
Bisogna avere il coraggio di essere pragmatici e terribilmente razionali nel valutare gli effetti di alcune sentenze diramate con un fine altamente sociale, ma assolutamente impraticabili... Quelle nobili parole papali si trasformarono, come paventato nei miei scritti, in un’arma terribile in mano ai pirati e mercanti di morte contro la povera gente, illusa anch’essa dalle stesse parole caritatevoli aperte ad una facile e semplice transumanza.
D’altronde viviamo in un momento altamente contorto di difficile lettura: Il condannato Berlusconi aveva attuato un piano operativo navale (che funzionava) congiunto con il terribile dittatore giustiziato Gheddafi per bloccare questo disumano traffico, ma le fantomatiche primavere arabe hanno cancellato tutto, in quanto nel disegno globale fondamentalista che si sta propagando a macchia d’olio, vi è una programmata cacciata dall’Asia e Africa di chi non si allinea ai loro principi. Il Vaticano, d’altronde, impostato oggi per un sincretismo relativista religioso, non l’ha ancora percepita o non la vuole volutamente affrontare, questa tremenda tenaglia mondiale.

La logica umana -civile- insegna, comunque, che quella povera gente deve vivere decentemente dove è nata e, casomai, il pragmatismo politico insegna che bisogna imporlo, dando loro la possibilità economica-sociale di farlo, per il bene di tutti… (ospitanti ed ospitati). Non si deve inneggiare alla povertà della Chiesa -sic et simpliciter- solo per propaganda pauperista, perché, in realtà, se fosse ricca, la Chiesa, potrebbe incrementare quelle azioni che attuano già da anni alcuni gruppi cattolici (per es.: nel bergamasco) nel programmare corsi di studio a favore di studenti provenienti dall’Africa. Queste scuole formano una classe dirigente istruita che è obbligata a tornare nel proprio paese, in quanto i corsi ai nuovi studenti sono legati al rientro dei precedenti borsisti.
Queste sono le migliori azioni di accoglienza: quando il soggiorno è limitato e finalizzato al rientro, considerando che è proprio la ricchezza capitalista che potrebbe supportare un’ utilizzazione a “casa loro” di quei poveri popoli: investendo con il supporto e copertura ONU (che ormai latita e si è trasformato in un’edicola più comica di quella di Fiorello!) Questo, il Papa deve proporre all’ONU, non volere tutti ugualmente poveri … poi non sapremmo dove andare tutti...
 
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