Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Gmg: Papa, con la fiducia in Cristo dobbiamo essere capaci di "offrire" ai giovani il loro

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view post Posted on 23/7/2013, 16:02     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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Una città intera in strada per accogliere papa Francesco. Il corteo fermato più volte. Dare ad ogni giovane solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l'educazione affinché diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l'eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti".

Rio de Janeiro (AsiaNews) - "Offrire" ai giovani il loro futuro. Non è, per il Papa, un'opzione, ma il criterio di giudizio per la "nostra generazione". Papa Francesco è arrivato a Rio de Janeiro: lo ha subito circondato il calore di una popolazione che ha più volte fermato il corteo (nella foto) che ha traversato le vie della città e al tempo stessso ha trovato subito il modo di "spiegare" il significato che vuole dare alla sua presenza per questa 28ma Giornata mondiale della gioventù.

"La nostra generazione - ha detto nel corso della cerimonia di benvenuto - si rivelerà all'altezza della promessa che c'è in ogni giovane quando saprà offrirgli spazio; tutelarne le condizioni materiali e spirituali per il pieno sviluppo; dargli solide fondamenta su cui possa costruire la vita; garantirgli la sicurezza e l'educazione affinché diventi ciò che può essere; trasmettergli valori duraturi per cui vale la pena vivere; assicurargli un orizzonte trascendente per la sua sete di felicità autentica e la sua creatività nel bene; consegnargli l'eredità di un mondo che corrisponda alla misura della vita umana; svegliare in lui le migliori potenzialità per essere protagonista del proprio domani e corresponsabile del destino di tutti".

Atterrato all'aeroporto della capitale carioca alle 16, il Papa è stato accolto dalla presidente della Repubblica Dilma Rousseff e dalle autorità ecclesiastiche e dello Stato di Rio de Janeiro.

All'aeroporto non c'è stata una cerimonia protocollare, ma due bambini gli hanno offerto dei fiori e un coro di bambini ha intonato alcuni canti, tra cui l'inno della Gmg, ricevendo l'applauso gioioso del Papa e dei presenti.

Secondo programma, Francesco ha quindi lasciato l'aeroporto per recarsi al Palazzo di Guanabara ove ha avuto luogo la cerimonia di benvenuto: otto chilometri tra le vie di una città scesa in strada per salutare l'ospite. Il Papa ha usato prima una piccola utilitaria, per alcuni tratti sommersa dalla folla che ha bloccato più volte il corteo, poi è salito sulla jeep non blindata, come da lui voluto per essere più a contatto con i fedeli. E come succede in occasione delle udienze a Roma, il Papa ha fatto fermare il veicolo più volte per farsi portare dei bimbi da benedire.
In elicottero, infine, è arrivato nel palazzo che è la sede del governo statale.

Rispondendo al saluto della Presidente, Francesco ha innanzi tutto ringraziato la Provvidenza perché "Dio ha voluto che il primo viaggio internazionale del mio Pontificato mi offrisse la possibilità di ritornare nell'amata America Latina".

"Ho imparato che, per avere accesso al Popolo brasiliano, bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta. Chiedo permesso per entrare e trascorrere questa settimana con voi. Io non ho né oro né argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo! Vengo nel suo Nome per alimentare la fiamma di amore fraterno che arde in ogni cuore; e desidero che a tutti e ciascuno giunga il mio saluto: "La pace di Cristo sia con voi!".

"Come è noto - ha aggiunto - il motivo principale della mia presenza in Brasile trascende i suoi confini. Sono venuto infatti per la Giornata Mondiale della Gioventù. Sono venuto a incontrare giovani arrivati da ogni parte del mondo, attratti dalle braccia aperte del Cristo Redentore. Essi vogliono trovare un rifugio nel suo abbraccio, proprio vicino al suo Cuore, ascoltare di nuovo la sua chiara e potente chiamata: Andate e fate discepoli tutti i popoli".

"Questi giovani provengono dai diversi continenti, parlano lingue differenti, sono portatori di culture variegate, eppure trovano in Cristo le risposte alle loro più alte e comuni aspirazioni e possono saziare la fame di una verità limpida e di un amore autentico che li uniscano al di là di ogni diversità. Cristo offre loro spazio, sapendo che non può esserci energia più potente di quella che si sprigiona dal cuore dei giovani quando sono conquistati dall'esperienza dell'amicizia con Lui. Cristo ha fiducia nei giovani e affida loro il futuro della sua stessa missione: 'Andate, fate discepoli'; andate oltre i confini di ciò che è umanamente possibile e generate un mondo di fratelli. Ma anche i giovani hanno fiducia in Cristo: essi non hanno paura di rischiare con Lui l'unica vita che hanno, perché sanno di non rimanere delusi".

"Nell'iniziare questa mia visita in Brasile, sono ben consapevole che, rivolgendomi ai giovani, parlo anche alle loro famiglie, alle loro comunità ecclesiali e nazionali di provenienza, alle società in cui sono inseriti, agli uomini e alle donne dai quali dipende in gran misura il futuro di queste nuove generazioni. È comune da voi sentire i genitori che dicono: 'I figli sono la pupilla dei nostri occhi'. Come è bella questa espressione della saggezza brasiliana che applica ai giovani l'immagine della pupilla degli occhi, la finestra attraverso la quale la luce entra in noi regalandoci il miracolo della visione! Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti? Il mio augurio è che, in questa settimana, ognuno di noi si lasci interpellare da questa domanda provocatoria. La gioventù è la finestra attraverso la quale il futuro entra nel mondo, e quindi ci impone grandi sfide".

"Nel concludere, chiedo a tutti la gentilezza dell'attenzione e, se possibile, l'empatia necessaria per stabilirne un dialogo tra amici. In questo momento, le braccia del Papa si allargano per abbracciare l'intera nazione brasiliana, nella sua complessa ricchezza umana, culturale e religiosa".

Fonte Asianews.it
 
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view post Posted on 24/7/2013, 14:54     +1   -1
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In 400mila alla messa di inizio della Gmg sulla spiaggia di Copacabana

I giovani non si sono fermati davanti al maltempo. Presenti 175 Paesi. La celebrazione è stata presieduta da mons. Orani Joao Tempesta, arcivescovo di Rio. Il saluto del card. Rylko. Il programma di papa Francesco per oggi.

Rio de Janeiro (AsiaNews) - Almeno 400mila giovani hanno preso parte alla messa sulla spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro, che segna l'inizio della Giornata mondiale della gioventù (Gmg). Per tutta la giornata vi è stato un tempo inclemente, con vento e scrosci di pioggia, che però non hanno bloccato la celebrazione, presieduta dall'arcivescovo di Rio, mons. Orani Joao Tempesta. In un vortice di bandiere da tutto il mondo - sono presenti 175 Paesi - mons. Orani ha detto che in questi giorni "Rio si trasforma nel centro di una Chiesa viva e giovane".

La Gmg è alla sua 28ma edizione. Il tema di quest'anno è "Andate e fate discepoli tutti i popoli". L'arcivescovo di Rio ha sottolineato questo carattere missionario dell'evento. "Andate per le città - ha detto - testimoniate Gesù Cristo, impegnatevi per un mondo nuovo, contagiate tutti con la gioia e la pace di Cristo, come sentinelle del mattino, lavorando per rinnovare il mondo alla luce del progetto di Dio".

Il card. Stanislaw Rylko, prefetto del Pontificio consiglio per i laici, promotore della Gmg, ha salutato i giovani all'inizio della celebrazione, ricordando che l'incontro dei giovani ritorna in America Latina, dopo la memorabile Gmg di Buenos Aires nel 1987, voluta da Giovanni Paolo II. Questa di Rio, voluta e preparata da Benedetto XVI, viene

presieduta da Papa Francesco, "il primo papa latinoamericano". E con parole che echeggiano tutti questi papi, egli ha aggiunto: ""Questa GMG si svolge ai piedi dell'imponente statua del Cristo Redentore del Corcovado. È Lui il vero protagonista di questo evento! Il suo cuore batte di amore infinito per ciascuno di voi e le sue braccia spalancate sono pronte ad accogliere tutti voi! Durante questa GMG, lasciatevi abbracciare da Cristo! Affidate a Lui ogni vostro desiderio, i vostri progetti per il futuro, le vostre gioie più profonde; affidate a Lui anche le scelte più difficili che siete chiamati a fare, le vostre paure e le inquietudine che abitano i vostri giovani cuori! La giovinezza è in sé stessa un'enorme ricchezza: voi la possedete e dovete farla fruttificare! Affidatela a Cristo! Chi sceglie Cristo, non perde nulla, assolutamente nulla, ma - al contrario - guadagna tutto e trova la felicità vera e la vita in pienezza!".

Ieri papa Francesco ha passato una giornata di relativo riposo, incontrando alcuni vescovi e suore. Quest'oggi avrà diversi appuntamenti. I più importanti sono la sua visita al santuario della Madonna di Aparecida, patrona del Brasile, e la visita a Rio all'ospedale Sao Francisco de Assis, nel quartiere Tijuca, specializzato nella cura dei tossicodipendenti.

Fonte Asianews.it
 
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view post Posted on 26/7/2013, 12:18     +1   -1
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Papa Francesco infaticabile nell'incontro con la gente

Padre Lombardi racconta gli incontri del vescovo di Roma

Rio de Janeiro, 25 Luglio 2013 (Zenit.org) Thácio Lincon Soares de Siqueira

“Parlo in italiano per un maggior rispetto della lingua spagnola”. Con queste parole padre Lombardi ha aperto ieri, mercoledì 24 luglio, la conferenza stampa nel centro Midia di Copacabana, sotto una pioggia e un freddo insolito per la città di Rio de Janeiro.

Il direttore della Sala Stampa Vaticana ha detto: “La prima cosa che vorrei dire è una cosa triste: facciamo un minuto di silenzio per l'incidente ferroviario che è accaduto in Spagna. Siamo alla vigilia della festa di Santiago. Molti dei feriti erano pellegrini che andavano al Santuario di Compostela”.

“Posso dire che il Papa è stato informato di questo incidente e si è unito a questo dolore, invitando a pregare e vivere nella fede questo momento di dolore”.

Padre Lombardi ha indicato la visita del Papa al santuario di Aparecida, come “molto importante”.

Tutti i Pontefici precedenti hanno compiuto viaggi nei più importanti santuari mariani.

Con la visita alla basilica di Aparecida papa Francesco da continuità alla devozione mariana del popolo di Dio.

Il cardinale Bergoglio era già stato ad Aparecida in un momento importante per la Chiesa dell’America Latina, e con la visita alla Basilica ha voluto consacrare a Maria la GMG di Rio.

Nella Basilica, c’erano anche un imam musulmano, un rappresentante ebreo e diversi esponenti delle chiese orientali.

Il numero dei presenti era superiore ai 200.000, visto la presenza di numerosi fedeli fuori della Basilica e lungo la strada che dal seminario conduce al santuario.

Una frase che ha dato molta gioia ai pellegrini, "arrivederci al 2017" perché in quella data si celebreranno i 300 anni della scoperta della immagine della Madonna.

La gente ora spera in un ritorno del Pontefice nel 2017.

Il Papa si è poi recato in seminario dove ha pranzato e parlato con i seminaristi. Alla fine ha salutato personalmente tutti i cuochi e il personale di servizio, poi è uscito sul cortile, dove lo aspettava sotto la pioggia un gruppo di 40 suore di clausura.

Padre Lombardi ha raccontato che l’incontro con le suore di clausura è stato straordinario.

Generalmente si pensa che le suore siano pacate e tranquille, invece alla vista del Papa si sono scatenate con un entusiasmo contagioso. Una suora si è fatta fotografare abbracciata dal Papa.

Alla fine, il Pontefice ha detto a loro di essersi sentito come Daniele nella fossa dei leoni. E’ stato un momento di gioiosità unica.

Lì vicino c'era un gruppo di poliziotti. Il Papa ha fatto una foto di gruppo con loro.

Il direttore della Sala Stampa Vaticana si è detto impressionato dall'energia del Papa, che nonostante le poche ore di sonno e i tantissimi incontri non sembra sentire alcuna fatica.

(25 Luglio 2013) © Innovative Media Inc.

Fonte Zenit.org
 
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