Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Troppi funerali: la diocesi arruola i laici

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TotusTuus
view post Posted on 19/2/2012, 13:37     +1   -1




Troppi funerali: la diocesi arruola i laici



VICENZA — Sempre meno preti e sempre più funerali. La diocesi di Vicenza corre ai ripari e per alleggerire il lavoro dei propri sacerdoti fa ricorso ai “ministri della consolazione”, laici che dopo un apposito ciclo di lezioni potranno sostituire i parroci nelle esequie.

Il funerale continuerà ad essere celebrato dai religiosi, ma “i ministri della consolazione”, una volta ricevuta l’abilitazione potranno fare le veci del prete nella veglia, nel rosario prima della messa, e nelle preghiere che chiudono il rito al cimitero.

Il direttore diocesano dell’ufficio liturgico di Vicenza, don Pierangelo Ruaro, precisa come questo passaggio, oltre ad essere graduale, sarà possibile soltanto dopo che la conferenza episcopale italiana avrà stabilito il particolare rituale, atteso comunque a breve. La diocesi vicentina però, di fronte a questa emergenza, considerando il calo di vocazioni tra i giovani ed il fatto che in moltissime sue province il numero di anziani è predominante, ha deciso di anticipare i tempi.

Il corso per l’abilitazione è già in fase avanzata. A formare i fedeli, oltre a don Ruaro, sono un teologo, un liturgista ed una psicoterapeuta. Agli incontri - pubblicizzati da volantini distribuiti nelle parrocchie - stanno partecipando una sessantina di persone, e dalla parte teorica si è già passati alla pratica, quella che insegna le preghiere da recitare nelle varie fasi delle esequie ed il comportamento da tenere in determinate circostanze.

A proposito di riti funebri, pochi giorni fa, sempre nel Vicentino, don Livio Dinello - parroco di Maglio di Sopra e Campotamaso - aveva informato la popolazione che il caro estinto rischia di vedersi negare l’ultimo saluto se i familiari decidono di tenere le ceneri in casa o di spargerle al vento, anziché portarle al camposanto.

Un monito che ha destato perplessità non solo nel Vicentino e che, come per l’istituzione ufficiale dei “ministri della consolazione”, attende riscontri dalla conferenza episcopale.

Alessandro Gonzato



Libero, 12-02-2012
 
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