Io amico di Eluana vi dico...

Non cancello per amor di pace, ma SMETTILA di usare questi epiteti verso chi, come Antonio Socci, parla di ciò che sa... la fai facile a parlare dalla tua scrivania, senza sapere le STRONZATE vomitevoli (le tue sì, che lo sono...) che racconti, senza neanche renderti conto (come il duo imbelle Fazio/Saviano) che parlare dei malati come di subumani che è quasi necessario uccidere è vergognoso, disumano e orripilante. Mi disgusta il tuo livore verso chi parla della propria vita e dei propri problemi con MOLTA MENO acrimonia di chi sbandiera ai quattro venti una presunta "libertà di scelta" da applicare a chi non può neanche difendersi, in quanto malato...


Se vuoi che io non replichi, evita di dire baggianate... credimi, sono DAVVERO incollerito per la superficialità con cui hai il coraggio di parlare (tra l'altro, ignorando la realtà come hai ammesso) di Antonio Socci. Chi si accosta ad un problema, dovrebbe quanto meno avere il pudore di informarsi sui problemi che certuni affrontano con serenità e pazienza, e non semplicemente "lavandosene le mani" come chi sceglie la via più facile!

Piccola nota aggiuntiva: nell'articolo di Socci si fa esplicito riferimento alle condizioni della figlia... se non lo sai, vuol dire che non hai neanche letto cosa c'è scritto, e sei un ipocrita!

secondo me voi dovreste smetterla di farvi seghe mentali su cosa è giusto, e su cosa non è giusto. il punto è che la chiesa e voi cattolici non siete nessuno e Non potete e Non dovete permettervi di negare o proibire la libertà altrui.

stesso discorso anche per questa discussione.

Meno male che sei arrivato tu che tutto sai e tutto puoi. La nostra serata, anzi... La nostra VITA ora è più serena grazie a questa rivelazione giunta dall'alto. Grazie, grazie, grazie.

Questo è un atto di fede. Pienamente legittimo, ma non puoi pretendere di imporlo a chi la fede non ce l'ha.


Vergogna!

Quando mai io, e più genericamente chi è sulle mie stesse posizioni, ha definito i malati "subumani che è quasi necessario uccidere"? MAI E POI MAI!

Queste sono le cose vomitevoli di cui parlavo. Il vostro continuo e ripugnante travisamento delle idee altrui.

Chi sostiene la libera scelta di morire sostiene con altrettanta forza il diritto di proseguire all'infinito le cure dei malati che vogliono continuare a vivere e lottare contro la malattia.


Ti avevo chiesto di non replicare perchè immaginavo gia cosa avresti scritto. Ne ho avuto conferma.

La vicenda personale di Socci non mi interessa proprio perchè è personale. Io, a differenza tua e di chi la pensa come te, credo che Socci abbia il pieno diritto di affrontare la disgrazia come maglio ritiene giusto. Ritengo di non avere il minimo diritto di giudicare la sua scelta personale. Gli contesto la pretesa di imporre la sua scelta anche a chi non è d'accordo.


Tu ti ritieni così intelligente da poter stabilire cosa è intelligente e cosa non lo è? su quali basi? con quale autorità?


Prima di dare patenti di ipocrisia rileggiti l'articolo. Fa dei riferimenti assolutamente generici.

Questo non lo so, ma Lo ringrazio sicuramente di averci dato la possibilità di imparare l'uso del sarcasmo.

A te, prego...


Tanto per fare uno dei numerosi esempi, l'espressione "vita indegna di essere vissuta" che usa chi "genericamente è sulle stue stesse posizioni" l'hai mai sentita? Io sì...


Ho capito, parli di ciò che hai detto TU a proposito di Antonio Socci! Scuse accettate


E, non dimentichiamolo, la libera scelta di uccidere i propri parenti malati...


Idem...


Pretesa? PRETESA? Mettere sullo stesso piano chi vuole aver cura dei propri cari, e chi se li vuole levare di mezzo, è davvero ignobile!


Hai addirittura il coraggio di mentire in modo così spudorato? Tanto per rinfrescarti la memoria, cito alcuni passi:



Avresti ragione se ci limitasse ad esprimere la propria opinione... ma quando qualcuno si permette la libertà di insultare in modo vergognoso una persona che parla di un problema che vive sulla propria pelle, specie se è una persona dalle altissime qualità morali come Antonio Socci, non si può far finta di niente e dire "la tua è un'opinione". In termini di netiquette, un "flame" nasce quando un "troll" gigioneggia; non è questo il caso: l'utente Wise è normalmente su posizioni lontane da quelle della Chiesa, ma di solito non ricorre a certe espressioni vergognose. Per questo si continua a discutere e a dargli risposta, mentre altri utenti meno "anziani" sarebbero stati, per quelle frasi, immediatamente bannati...

Non sono un favorevole o un contrario all'eutanasia in principio, nel senso che penso che ogni caso vada valutato attentamente e prendendo in considerazione eventuali volotà della persona in questione prima dell'arrivo di uno stato vegetativo, comatoso o di fortissimo handicap.
Mi spiego meglio: essendo io ateo (e posso dire libertino/liberale?) penso che ognuno, nel momento in cui si trovasse messo malissimo con i casi da ma citati penso possa decidere liberamente cosa fare della sua vita e della sua esistenza, anche se io non condivido molto in quanto sono, nonostante ateo, per la vita visto che a quanto ne posso sapere io una abbiamo e una continuiamo ad avere, quindi credo sia necessario averne rispetto il più possibile e il più a lungo possibile (da qui nasce la mia contrarietà all'abuso di alcool e droghe per esempio).
Nel caso specifico di Eluana Englaro non sono un medico e non riesco a pronunciarmi su quanto fosse messa male clinicamente, ma quello che più non mi è piaciuto è, oltre allo scontro strumentalizzato, il modo che si è scelto per farla morire: tagliarle i viveri.
Secondo me questo è un omicidio con l'aggravante di tortura, non eutanasia e diritto vita/morte. Si sarebbe fatto molta più bella figura e sarebbe stato molto più rispettoso per tutti trovare un modo molto meno doloroso di farla morire: in questo caso tra i due litiganti il terzo se l'è presa in quel posto due volte, nel senso che è morto e deve anche aver sofferto tantissimo.

Sono veramente felice che si sia risvegliata. Spero che col tempo possa rimettersi completamente e tornare ad una vita normale. Mi dispiacque molto quando appresi la notizia.