Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Cristo, maestro e pedagogo

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Angeloflove85
icon12  view post Posted on 28/10/2010, 11:53     +1   -1




Alla scuola di Cristo, maestro e pedagogo

1. Nel corso dei secoli Dio ha educato il suo popolo, trasformando l‟avvicendarsi delle stagioni dell‟uomo in una storia di salvezza: «Egli lo trovò in una terra deserta, in una landa di ululati solitari. Lo circondò, lo allevò, lo custodì come la pupilla del suo occhio. Come un'aquila che veglia la sua nidiata, che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, lo sollevò sulle sue ali. Il Signore, lui solo lo ha guidato, non c'era con lui alcun dio straniero» (Dt 32,10-12).

Di questa storia noi ci sentiamo partecipi. La guida di Dio, in tutta la sua forza e tenerezza, si è fatta pienamente e definitivamente visibile in Gesù di Nazaret.
Clemente Alessandrino, un autore del II secolo, gli attribuì il titolo di “pedagogo”: è Lui il maestro e il redentore dell‟umanità, il pastore le cui orme guidano al cielo.
Clemente individua nella Chiesa, sposa e madre del maestro, la “scuola” dove Gesù insegna, e conclude con questa esortazione: «O allievi della divina pedagogia! Orsù, completiamo la bellezza del volto della Chiesa e corriamo, noi piccoli, verso la Madre buona; diventando ascoltatori del Logos, glorifichiamo il divino piano provvidenziale, grazie al quale l‟uomo viene sia educato dalla pedagogia divina che santificato in quanto bambino di Dio: è cittadino dei cieli, mentre viene educato sulla terra; riceve lassù per Padre colui che in terra impara a conoscere»

1. Mentre risuonano in noi le parole del Vangelo – «uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli» (Mt 23,8) – vorremmo poter dire con Sant‟Agostino: «Parliamo a voi come a condiscepoli alla stessa scuola del Signore… Sotto questo Maestro, la cui cattedra è il cielo – è per mezzo delle sue Scritture che dobbiamo essere formati – fate dunque attenzione a quelle poche cose che vi dirò»

2. All‟educazione, dunque, intendiamo dedicare questo decennio.


Testo integrale del documento:
www.avvenire.it/shared/orientamenti.pdf

Affidati alla guida materna di Maria



56. Il volto di un popolo si plasma in famiglia. È qui che “i suoi membri acquisiscono gli insegnamenti fondamentali. Essi imparano ad amare in quanto sono amati gratuitamente, imparano il rispetto di ogni altra persona in quanto sono rispettati, imparano a conoscere il volto di Dio in quanto ne ricevono la prima rivelazione da un padre e da una madre pieni di attenzione”

94. Soprattutto grazie alla donna è possibile riscoprire i valori che rendono umana la società: ella “conserva l‟intuizione profonda che il meglio della sua vita è fatto di attività orientate al risveglio dell‟altro, alla sua crescita, alla sua protezione”

95. Maria, donna esemplare, porge alla Chiesa lo specchio in cui essa è invitata a riconoscere la propria identità, gli affetti del cuore, gli atteggiamenti e i gesti che Dio attende da lei. Con questa disponibilità, ci poniamo sotto lo sguardo della Madre di Dio, perché ci guidi nel cammino dell‟educazione.

Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata dalla rassegnazione o dall‟impotenza.
Aiutaci a custodire l‟attitudine all‟ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.

Maria, Donna premurosa,
destaci dall‟indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione che ci educa a cogliere il mistero dell‟altro
e ci pone a servizio della sua crescita.
Liberaci dall‟attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.

Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l‟infinita umiltà di Dio nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza quell‟aurora pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.

Maria, Amante della vita,
preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.
 
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