| L’opinione comune ritrae i giovani come dediti principalmente allo svago e al divertimento, tuttavia l’avere tempo libero gioca un ruolo importante ma non centrale: la loro vita ruota attorno alle relazioni interpersonali (famiglia, amici, amore) piuttosto che attorno alle attività “ricreative”. Nella rilevazione del 2004 i giovani hanno a disposizione, durane i giorni feriali, circa 3 ore da dedicare ai propri interessi e al divertimento; tale cifra diminuisce col crescere dell’età e con l’assunzione di responsabilità familiari e lavorative. Sembra che la quantità di tempo a disposizione incida anche sulla sua qualità e, per conseguenza, sul grado di soddisfazione delle persone intervistate. Le attività che esulano dal c.d. “tempo obbligato” rappresentano un’occasione per costruire ed esprimere la propria personalità, per definire le appartenenze e sviluppare gli interessi. La rilevazione dell’IARD mostra come i giovani prediligano trascorrere il tempo libero: almeno una volta nei tre mesi precedenti all’intervista, sono andati al cinema (79,7 %), in discoteca (76,0 %), hanno praticato uno sport (56,8 %), sono andati in biblioteca (38,6 %) o a teatro (19,6 %); per quanto concerne le attività praticate almeno un’ora alla settimana, la lettura per svago e la discoteca si attestano mediamente intorno al 75 % (con una flessione dell’interesse per la seconda dopo i 25 anni), l’ascolto di musica classica al 18 %, il bar/pub/birreria sale sopra il 90 %, il 46,6 % degli adolescenti va in sala giochi (dato in decrescita con l’aumentare dell’età), mentre il 59,5 % pratica uno sport di squadra (e il 31,8 % uno sport individuale). Si nota, dalle tabelle comparative, che le persone più colte, a partire dai 30 anni, prediligono la musica classica, il teatro e la lettura. Al crescere dell’età perdono d’importanza alcune attività di “gruppo” (pub/discoteche/sale giochi). Il divario Nord/Sud si riverbera nell’interesse più spiccato per le attività culturali nelle regioni settentrionali, per quelle di tipo sociale in quelle meridionali e insulari. I ragazzi sono più interessati allo sport e alle attività di “gruppo”, mentre le ragazze scelgono occupazioni creative (corsi di danza e canto) e culturali (leggere, andare in biblioteca), si dedicano volentieri allo shopping e alla cura del proprio corpo.
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