L'importanza dei diaconi permanenti
di Monsignor
Tommaso Stenico
CITTA’ DEL VATICANO - Non ci si ricorda spesso dei diaconi permanenti. La loro identità e il loro ministero non sembrano essere entrati appieno nella prassi della vita delle Chiese locali e delle nostre parrocchie. Sono ancora molti, laddove i diaconi permanenti ci sono, che li pensano o come “addetti alla chiesa” o come dei quasi preti, ai quali – tuttavia – manca qualcosa. Invece, il diaconato ha la sua sorgente nella consacrazione e nella missione di Cristo, alle quali il diacono viene chiamato a partecipare. Mediante l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria egli viene costituito ministro sacro, membro della gerarchia. Questa condizione determina il suo stato teologico e giuridico nella Chiesa. Il ministero del diacono è sintetizzato dal Concilio Vaticano II con la triade "diaconía della liturgia, della parola e della carità". In questo modo si esprime la partecipazione diaconale all'unico e triplice munus di Cristo nel ministero ordinato. Il diacono "è maestro, in quanto proclama e illustra la Parola di Dio; è santificatore, in quanto amministra il sacramento del Battesimo, dell'Eucaristia e i Sacramentali, partecipa alla celebrazione della S. Messa, in veste di "ministro del Sangue", conserva e distribuisce l'Eucarestia; è guida, in quanto è animatore di comunità o settori della vita ecclesiale ". Così il diacono assiste e serve i Vescovi e i presbiteri, che presiedono ogni liturgia, vigilano sulla dottrina e guidano il Popolo di Dio. Il Catechismo della Chiesa Cattolica descrive nei seguenti termini, qual é la natura dell’Ordine ed in che cosa consiste il servizio diaconale. "I Diaconi partecipano in una maniera particolare alla missione e alla grazia di Cristo. Il Sacramento dell’Ordine imprime ai Diaconi un "segno" — un carattere — che nulla può cancellare, e che li configura a Cristo, il quale si è fatto "diacono", cioè servo di tutti. I Diaconi sono "ordinati" per assistere il Vescovo ed i presbiteri nella celebrazione dei divini misteri, soprattutto dell’Eucaristia, per distribuirla; assistere e benedire il matrimonio, proclamare il Vangelo e predicare, e dedicarsi ai vari servizi della carità". Ma stiamo parlando dei diaconi permanenti. Paolo VI, nella Lettera apostolica “Sacrum diaconatus ordinem” del 18 giugno 1967, ha ribadito che l'ordine del diaconato "...non deve essere considerato come un puro e semplice grado di accesso al sacerdozio; esso, insigne per l'indelebile carattere e la particolare sua grazia, di tanto si arricchisce che coloro i quali vi sono chiamati possono in maniera stabile dedicarsi 'ai misteri di Cristo e della Chiesa' "(EV, 2/1369). I Diaconi permanenti non, dunque, persone a mezzo servizio, ma ministri che hanno ricevuto il primo grado del sacramento dell’ordine sacro e come tali deputati in pienezza al servizio della parola e della carità.
Per il servizio alla Parola:
- fanno opera di evangelizzazione e di annuncio capillare attraverso contatti con famiglie e persone negli ambienti di lavoro e nei caseggiati o in piccole comunità;
- testimoniano e animano lo spirito di servizio tra i lontani e i non credenti, in qualunque ambiente sociale;
- animano la catechesi di preparazione ai sacramenti (battesimo, cresima, matrimonio...).
Per il servizio liturgico:
- amministrano il battesimo, benedicono le nozze, presiedono i riti funebri;
- concelebrano, nel proprio ruolo, l'Eucaristia con il vescovo e i presbiteri;
- animano incontri di preghiera e di riflessione sulla parola di Dio;
- possono tenere l'omelia durante le celebrazioni liturgiche e presiedere liturgie della Parola.
Per il servizio alla carità:
- animano la Caritas nelle parrocchie e a livello vicariale;
- realizzano iniziative intese a portare amore cristiano, spirito comunitario e calore umano nei luoghi di sofferenza (ospedali, carceri, case di accoglienza per anziani... );
- incoraggiano lo spirito di conoscenza, il dialogo, la pacificazione tra persone e famiglie che abitano vicine (quartiere, caseggiato...);
- tengono contatto amichevole con infermi e anziani e sensibilizzano la comunità a questo impegno.
Quanto al ministero in favore dalla sempre più urgente e necessaria pastorale familiare, il diacono permanente – molto spesso sposato e con famiglia – è forse la figura più…. “competente” per dedicarsi alla pastorale familiare.
- per la preparazione dei giovani al fidanzamento e dei fidanzati al matrimonio;
- per la cura pastorale delle giovani coppie;
- per la preparazione dei genitori al battesimo dei figli;
- per l’assistenza delle coppie in difficoltà.
Il nostro vuole essere solo un semplice omaggio ai diaconi permanenti. Nella speranza che siano sempre di più a gloria di Dio e per il bene della Chiesa.
Fonte:
http://www.papanews.it/dettaglio_approfond...p?IdNews=2555#a