CITAZIONE (Flair @ 3/7/2012, 10:46)
Perdonate la mia intrusione, ma alcune cose non riesco proprio a concepirle. Spero riusciate ad aiutarmi a far chiarezza.
Premetto che sono biotecnologa. Il dna, le mutazioni e quant'altro sono ciò che studio e analizzo.
L'omosessualitá ( poco importa se maschile o femminile) è stato provato scientificamente che è dovuta a geni un po' differenti dal corredo generico di una persona eterosessuale.
Ho letto altri vostri post a rigiardo. E in uno in particolare c'era scritto che omosessuali non si nasce, ma si dienta. Nulla di più sbagliato. La concezione della propria sessualità può anche nascere più avanti con l'età, ance perchè, ed è risaputo, è spesso la società stessa e i pregiudizi che in un certo senso "impongono" a queste persone di nascondersi e di riiutare di accettarsi.
Ma la mia domanda ora è: Dio ci ha creati giusto? E sono convinta che la sua intelligenza è così al di là della notra comprensione che non penso proprio abbia commesso errori. Se questi geni esistono è perchè lui ha permesso esistessero. Ora perchè un omosessuale non dovrebbe dunque essere libero di essere se stesso visto che è stato il volere di Dio a crearlo così?
Vi ringrazio infinitamente e vi saluto!
Grazie a Flair per l'intervento...
Vorrei sottolineare che, in realtà, il fatto che omosessuali si possa diventare o sia un fatto innato nella persona non ha alcuna importanza dal punto di vista della morale cattolica. L'omosessuale è persona da rispettare al pari di tutte le altre. Come tale, in virtù del suo stato, è chiamato ad una prova ben superiore a quella delle altre persone. In questo senso, dal punto di vista cattolico, la sua condizione di prova nella sofferenza può essere considerata una grazia e non una ragione affinché lo stesso omosessuale sia disprezzato.
Da condannare è, invece, l'ideologia omosessualista (quella dei gay pride, per intenderci...). Tutto è nato da quando si è cominciato a ritenere che l'omosessualità fosse una normale o diversa espressione leggittima della sessualità, con tanto di imprimatur de l'OMS, ovvero un'agenzia dell'ONU pilotata da una certa massoneria... E quale autorità hanno costoro per dettar legge in morale? Sarebbe come dire che se l'omosessualità non è una malattia (ed in effetti non credo che si possa considerare tale), allora la stessa sarebbe moralmente accettabile? No! Alla base c'è un ragionamento perverso quanto insidioso, infatti, le malattie esistono, ma non per questo rendono l'uomo indegno o immorale. Ed il punto è proprio questo: la derubricazione dell'omosessualità come condizione "normale" è stata strumentalizzata per sdoganare alcuni concetti che oggi vanno tanto di moda: matrimonio gay o adozioni da parte di coppie gay o di single, legislazioni contro l'istituto della famiglia e chi ne ha più ne metta...
Ma ci rendiamo conto che stiamo giocando con il fuoco? Veramente, sono proprio queste posizioni che tendono a produrre un'aberrante omologazione, una sorta di appiattimento della natura umana; ed a seguire promuove una sorta di assimilazione (o di "riduzionismo") a quella dell'animale-bestia. Secondo loro, la tesi è che l'omosessualità tra animali giustificherebbe moralmente quella umana... Evidentemente, tra uomini e bestie c'è una differenza abissale!
La giustificazione o il paradigma utilizzati a favore delle tesi dell'ideologia omosessualista sono (guarda caso!
) le presunte persecuzioni della Chiesa Cattolica a danno degli omosessuali... Evidentemente si tratta di una falsità, della solita calunnia storica spacciata come verità. A veder bene le cose, le persecuzioni contro gli omosessuali ci sono state nella storia, ma sono state prodotte nei Paesi di cultura protestante e nei regimi atei:
si prega di verificare!