LEGGETE LA BIBBIA?

Perchè proprio il Cantico dei Cantici???

(lo so... non mi faccio mai gli affari miei...)

Perché è uno dei libri più belli del Vecchio testamento

Ah... ok!

Semplice e concisa come risposta!

Condivido. Meglio è se si è in due a leggerlo.
Comunque penso che l'interpretazione principale sia che in quel libro viene descritto l'amore tra Dio e la sua Chiesa, tra Dio ed il popolo d'Israele.

Che pensieri impuri...

Condivido

Intendevo dire sposati, che avete capito?

Mentre postavo s'è spento il Pc: sovraccarico. Forse non dovevo inviare il messaggio? Io lo mando.
Ora hai palrlato di sposati.
Ma anche prima, via, che malpensanti! Il ragazzo voleva dir soltanto che leggendolo in due si comprende meglio che ci si deve amare come Cristo e la Chiesa.
Del resto i mistici, e le mistiche soprattutto, usano un linguaggio enfatico e carnale per dichiarare il loro amore per Cristo. Si ama e si esprime l'amore con i mezzi che si hanno_ umani.
Io l'assolvo.

In effetti non sono stato il massimo della chiarezza.
Grazie dell'assoluzione
Riporto l'introduzione al libro presa dalla Bibbia CEI-UELCI di mons. Garofalo:

Il titolo del libro è una forma di superlativo ebraico, come a dire: “Il Cantico sublime”. Di tratta di un testo per più ragioni singolare nella Bibbia. E’ un poema lirico, o forse una raccolta di poemi, che nel suo senso ovvio canta l’amore di due giovani, a volte con un’arditezza di linguaggio che sconcerta chi non conosce la mentalità e i modi di esprimersi degli Orientali. La questione più importante è l’interpretazione di fondo del Cantico come libro sacro. C’è chi pensa che molto opportunamente il libro di Dio celebra l’amore umano che, se è spesso degradato e profanato, ha una sua sacralità, che risale all’opera della creazione divina; altri ritiene che, sebbene il materiale originario del poema riguardi l’amore umano, il redattore ispirato lo ha inteso come simbolo dell’amore di Dio per il suo popolo. La tradizione ebraica e cristiana sostiene l’interpretazione allegorica: il Cantico tratta direttamente, in senso letterario traslato, una realtà superiore. I profeti presentano l’alleanza di Dio con Israele come un matrimonio d’amore (cfr. Os c. 2; Ger 3, 1-3; Ez c. 23, ecc.) che il Cantico traduce in ardenti espressioni. Lo sposo del poema è dunque Dio e la sposa Israele; e poiché l’amore di Dio per il suo popolo eletto si prolunga nell’amore di Cristo per la sua Chiesa, lo sposo è Cristo e la sposa è la Chiesa. Per altri, la sposa è la Vergine Maria o l’anima cristiana. Il bellissimo poema è attribuito a Salomone (sec. X a.C.); sebbene ciò non sia del tutto impossibile, si pensa che l’attribuzione sia dovuta a un artificio letterario (cfr. introd. a Qo e Sap) e che l’autore sia piuttosto un ignoto poeta, che scriveva tra il sec. VI e IV a.C., forse utilizzando materiale molto antico, che potrebbe risalire ai tempi di Salomone.

Tutti i giorni

io non l'ho mai letta del tutto, dall'inizio alla fine, ma talvolta la sfoglio per cercare dei motti o dei brani da inserire nei miei scritti all'inizio del capitolo. sono molto interessanti.

Gli aforismi biblici sicuramente

Fìdati di una persona che dopo la Cresima non è più andata a Messa e si è professata atea sino a 2 anni fa: la conversione arriva quando meno te lo aspetti e ti cambia la vita.