CITAZIONE (dante pastorelli @ 9/5/2006, 00:05)
Quanto alla Messa di S.Pio V che sarebbe in vigore solo perché è stato concesso l'indulto, io sarei più cauto...
Caro Dante,
mi riferivo al fatto che oggi la celebrazione della Messa secondo il rito tridentino è regolata da quello che per comodità di linguaggio tutti conosciamo come
indulto.
Tant'è vero che una celebrazione secondo un
Missale Romanum anteriore a quello roncalliano sarebbe valida ma
illecita.
Solo la Chiesa è padrona di decidere in materia liturgica, non noi cattolici.
Per questo motivo, rispondendo a Praecentor, dico che non mi pare ragionevole pensare che qualcuno, in Vaticano, prenda in considerazione una ridiscussione della "liturgia tridentina".
Al massimo si liberalizzerà il Messale del 1962, ma mi pare improbabile che si possa rimettere oggi in discussione le varie riforme pacelliane e roncalliane.
Abbiamo già abbastanza resistenze alla liberalizzazione del Messale di cui sopra...
Non vorrei sembrare a tutti voi insensibile al problema, veramente interessante, ma se parliamo di priorità, oggi, e anche Benedetto XVI penso si muova in tal direzione, penso si dovrà rivedere IMMEDIATAMENTE il Messale postconciliare (magari avvicinandolo a quello del 1965).
Dopo 40 anni di Chiesa postconciliare, c'è da aspettare una nuova generazione di prelati e bisogna rieducare i cattolici.
E' difficile, oggi, non solo avere la Messa "dell'indulto" ma anche solo partecipare a quella secondo il
Novus Ordo in latino.
Figuriamoci se oggi a qualcuno, in Vaticano, interessi ridiscutere il rito tridentino.