CAMMINO NEOCATECUMENALE., Vogliamo parlarne?

Forse è vero, però.
Io personalmente mi sono avvicinato alla Messa di sempre prché ero schifato dallo svitamento di lampadine, dei balletti, dalla Comunione in mano, dalle chierichette e via dicendo.
Se non fossi stato circondato da tutte queste porcate, avrei continuato ad andare alla Messa col novus Ordo senza problemi; anzi non sarei nemmeno venuto a sapere che esistono Messe antiche ancor oggi, perché non avrei mai cercato un'alternativa ad una Messa celebrata con devozione.

Tra l'altro, l'Italia, che è un Paese che solo da relativamente poco ha iniziato ad avere messe-spettacolo, è poco interessata dal fenomeno del tradizionalismo molto meno presente che in Francia o Germania dove gli abusi sono iniziati parecchio prima.

Caro LVMEN,
anch'io, come tanti, sono "cresciuto" a suon di Novus Ordo e solo in seguito, vedendo gli abusi ecc. mi sono avvicinato alla Messa Tridentina. Quindi, si potrebbe arguire, come tu hai fatto, che se gli abusi non ci fossero stati non saremmo diventati tradizionalisti. In realtà qui oltre alla logica puramente umana io vedo un disegno provvidenziale. Diventando tradizionalista si scopre un mondo "nuovo" e si guardano con occhi nuovi le cose vecchie. Alle volte, se dovessi guardare solo a me stesso, mi verrebbe da dire: "felice abuso liturgico che mi portasti dove sono arrivato". Ci sono anche tanti che vedono l'abuso ma che non diventano tradizionalisti. In conclusione, siccome il problema attuale della Chiesa non è solo liturgico (che è solo il più sentito, forse), in una logica più complessiva possiamo dire: l'abuso liturgico ci porta a scoprire un mondo che non conoscevamo e che va ben oltre la liturgia. W i carabinieri di Dio!!

Assolutamente d'accordo!
Per quel che mi riguarda, se non ci fossero stati gli abusi che mi hanno fatto scoprire questo mondo "nuovo" non avrei nemmeno considerato tutto ciò che c'è al latere dei tanti abusi, ossia la mentalità malata e le scorrettezze dottrinali che si raccontano in chiesa.

Non so tu, ma io, durante l'omelia, in tempi non sospetti, pensavo a tutt'altro che a ciò che diceva il prete; solo quando ho cominciato ad 'insospettirmi' a causa della liturgia mal celebrata, ho iniziato anche a far caso alle tante castronerie che il sacerdote raccontava all'omelia.
Oggi mi càpita ogni tanto di andare alla messa nuova, soprattutto se sono fuori Roma, e lì ne sento di tutti i colori, oltre a vederne di tutti i tipi.

Io finché non ho iniziato a sentire le mani che venivano battute ritmicamente durante i canti e i suoni dei tamburelli non prestavo la minima attenzione al fatto che il parroco parlava di Visnù come di un dio tutto sommato vero, non mi ponevo il problema che quello che dicesse il parroco fosse sbagliato. Ho cominciato a dubitare della giustezza di ciò che si faceva nelle chiese quando ho visto in che maniera blasfema veniva trattato nostro Signore durante le messe che man mano hanno cominciato a degenerare.

La cosa che più mi rammarica è che io sono diventato tradizionalista, spinto dagli abusi, altri, e sono tanti, si sono semplicemente allontanati dalla chiesa perché vedevano quelle messe come una presa in giro prima che a Dio, alla loro stessa intelligenza.
Quando ero catechista alcuni ragazzi del mio gruppo dicevano che non volevano venire a messa perché si vergognavano a battere le mani come tanti deficienti.
Allora ci sedevamo tutti insieme e nessuno ballava o batteva le mani e, se qualche altro catechista diceva loro di sculettare lo zittivo io.
Poi quando ho abbandonato la parrocchia so che i miei ragazzi se ne sono andati anche loro.

Certi Sacerdoti o presunti tali dovrebbero fare altro!
Il Signore non conti loro il tempo....

Certo, la gente vede il tradizionalista come uno che si gode la sua messa tridentina e quando si è accomodato per sè del resto della Chiesa non gli importa niente. Sbagliato. Il vero "carabiniere" deve:
1.coltivare la sua santità personale
2. segnalare alla Chiesa gerarchica le cose che non vanno: questa funzione è particolarmente scomoda e dolorosa, ma indispensabile. Io mi pento amaramente di non aver denunciato a suo tempo gli abusi dei quali fui testimone, perchè è un peccato d'omissione. Vedete, i Domenicani nel medioevo combattevano gli eretici; era un lavoraccio anche quello, ma almeno gli eretici erano fuori della chiesa. Adesso noi invece abbiamo il parroco della nostra parrocchia apostata. Cosa vuol dire? avere tutti contro!
3. avere per metro di giudizio non se stesso e i propri gusti, ma la Santa Tradizione. Mica facile il discernimento...

In conclusione: abbiamo il nostro carisma particolare; cerchiamo di coltivarlo al meglio.

Che PRAECENTOR mi scusi... scherzavo!
Ma credo lo sappia perfettamente!

Vorrei però chiedere una cosa a LVMEN: ma hai provato a chiamare i tuoi ragazzi alla Messa tradizionale?

Purtroppo, con la morte nel cuore devo dare ragione a tutti. Purtroppo i nemici sono dentro (il fumo di Satana...) alla Chiesa e anche fuori.

Non prevalebun, è l'unica consolazione che possiamo avere...

Oltre che, ovviamente, impegnarci per prenderli tutti a calci nel ... (ehm, meglio se non lo scrivo)

Nel sedere... è meno volgare.. ma è lo stesso posto!

Ecco si... era proprio quello che intendevo!

No.
Il problema con quei ragazzi era che la Messa era l'ultimo dei loro pensieri, quello che gli interessava era andare all'oratorio. La partecipazione alla messa, però, era una condizione necessaria per poterci andare.
In quel periodo, io non andavo a messa coi ragazzi perché ero schifato, arrivavo in parrocchia poco prima che la messa finisse e portavo i ragazzi all'oratorio: facevamo catechesi (all'antica) e poi giocavamo.

Ho ricominciato ad andare a messa con loro solo quando si erano lamentati che la messa non gli piaceva e che non ci volevano andare. Così per evitare che saltassero la messa ci sono andato anche io e me li mettevo seduti vicino al riparo dagli altri catechisti.

Quando ho abbandonato la parrocchia, l'anno successivo, anche molti di loro non sono più andati né all'oratorio, né tantomeno a messa. Da una parte, la cosa mi ha fatto piacere lì per lì, perché per loro era importante che ci fossi io, senza di me non hanno avuto più stimoli ad andarci, dall'altra mi dispiace perché quei ragazzi si sono persi in un momento importante per loro. Alcuni di loro li avevo ripescati per il colletto e portati in parrocchia dopo che avevo saputo che frequentavano strani giri.
Però, finita la mia collaborazione nella parrocchia, non aveva senso creare un gruppo mio al di fuori: non avrei avuto titolo per farlo, sicché li ho abandonati, praticamente. E la messa tradizionale l'ho cominciata a frequentare solo un paio d'anni dopo, più o meno.
Che tristezza se ci ripenso.

Comunque alcuni li rivedo spesso in giro e mi salutano ancóra festanti.
Uno è diventato a sua volta catechista, l'ho visto giorni fa, ma era uno di quelli meno problematici che era rimasto in parrocchia anche dopo che me ne sono andato io.

Edited by LVMEN - 30/3/2006, 12:29

Penso che ti ricorderanno con affetto!

Cari fratelli,
pur avendo la carità che il Signore ci ha insegnato ad avere nei confronti di tutti, non posso che esprimere la mia "paura" nei confronti dei neocatecumenali: questi signori, infatti, con la scusa di seguire un cammino di fede più approfondito, hanno creato di fatto una sorta di "chiesa a se stante", con i loro riti, le loro usanze, i loro modi di fare (tutto cio è stato condannato ed emendato da Benedetto XVI in un documento consegnato ai responsabili dei neocatecumenali per mezzo della Congreazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti).
Rappresentano e purtroppo spesso sono un'alternativa alla parrocchia del paese, si chiudono nelle loro chiese o nei loro oratori come fossero una setta, e compiono i loro riti sempre più deviati rispetto alla tradizione di S.R.C.
Anche sulla dottrina e sulla loro fede ci sarebbe molto da discutere, per esempio bisognerebbe vedere se il "catechista" deve davvero occupare un posto gerarchicamente superiore al presbitero e tante altre questioni di questo ordine.
Purtroppo, seppur nostri fratelli da amare e riportare sulla retta via indubbiamente, costoro assomigliano molto più ad una setta protestante che ad un gruppo della Chiesa Cattolica (che poi, francamente, non ho mai capito che bisogno abbia la Chiesa di tutte queste iniziative... la Chiesa è una sola, dovremmo lavorare affinchè tutti confluiscano nella stessa Chiesa, invece che creare separazioni).
E' da dire doverosamente che purtroppo il cammino Neocatecumenale non è il solo gruppo a trovarsi in queste condizioni: altri, come il Rinnovamento nello Spirito o gruppi carismatici vari traviano il fedele e gli fanno smarrire la retta via e perdere la vera fede.
Dunque questi gruppi vanno, se non aboliti, controllati e riformati a dovere.
Un saluto a tutti voi.
Marco

Per far prima li abolirei, sono inutili. E' indispensabile solo la CHIESA CATTOLICA.

Non posso che concordare con te, caro Raimondo, tuttavia siccome qualche fedele con la vera fede solo un pò spaesato c'è, deve essere un'abolizione lenta e che consenta una maturazione dei fedeli di questi gruppi, per evitare che finito il gruppo, finisca la fede.