Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

CAMMINO NEOCATECUMENALE., Vogliamo parlarne?

« Older   Newer »
  Share  
ritchieb
view post Posted on 21/9/2007, 22:49     +1   -1




Vedrete che saranno approvati...poveri noi....
 
Top
Kajetan
view post Posted on 22/9/2007, 06:33     +1   -1




No, no, abbiamo fede nella Provvidenza e nel nostro Pontefice... e preghiamo affinché tutti coloro che, nei neocatecumenali, sono colpevoli di eresia si ravvedano!
 
Top
view post Posted on 6/8/2010, 13:48     +1   -1
Avatar

Gi ùl bighe, no cjavei!

Group:
Member
Posts:
82,969
Reputation:
0
Location:
Furlania

Status:


È diverso tempo che cerco una discussione sulle Comunità Neocatecumenali. Mi compiaccio nel vedere che esiste sin da prima che iola cercassi.
Di tutte quelle eresie che sono state scritte mi sono stupito: non ne avevo mai sentito parlare nonostante io sia membro delle N.C. D'altra parte di teologia so ben poco... So solo che ogni catechesi viene fatta con riferimenti al Messale, al Catechismo della Chiesa Cattolica e alle Sacre Scritture.
Da dove sono tratte le citazioni di Kiko e Carmen? A quando risalgono? Non ero per nulla a conoscenza di quelle critiche, che io sapessi, il C.N. segue la dottrina Cattolica.

In secondo luogo volevo far notare che è stato approvato da Papa Benedetto lo Statuto del C.N., ormai da quasi un anno.
 
Top
view post Posted on 6/8/2010, 18:29     +1   -1
Avatar

Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

Group:
Admin
Posts:
51,987
Reputation:
+1
Location:
Valli di Bergamo

Status:


Teletrasportami Crostul, Scotty! :woot:
 
Top
TotusTuus
view post Posted on 12/1/2011, 10:51     +1   -1




La potente lobby del cammino neocatecumenale è in realtà un esercito di Pulcinella



Erano almeno due anni che mi disinteressavo del Cammino Neocatecumenale fondato dal pittore e chitarrista spagnolo Kiko Arguello. Infatti quando a maggio 2008 il loro Statuto ebbe l’approvazione definitiva mi resi conto con enorme dispiacere per la Chiesa che amo profondamente di come ormai alcuni vertici ecclesiastici fossero ridotti veramente male se davano pubblico spazio di cittadinanza ecclesiastica a gruppi del genere che di ecclesiale hanno poco ma sono piuttosto delle autentiche sette non migliori dei testimoni di Geova ma peggiori perché operano all’ombra del campanile. Non è un mistero per nessuno che i neocatecumenali Kikiani a causa delle continue richieste di denaro ai loro membri dispongono di grandi capitali economici e sono particolarmente generosi nelle offerte di denaro quando vanno a visitare vescovi e cardinali… E “pecunia non olet”… Inoltre tutti sanno che durante il pontificato di Giovanni Paolo II la “ Cupola Polacca” formata da alcuni monsignori polacchi che comandavano all’ombra del papa malato era una centrale di introiti finanziari supermilionari e tra i loro benefattori c’erano in primis il corrotto fondatore dei Legionari di Cristo e i neocatecumenali Kikiani. Ho il sospetto che di soldi dei neocatecumenali ne sa qualcosa anche Radio Maria perché sempre più spesso trasmette le loro chitarrate kikiane.. Se fosse così li scuso perché capisco gli altissimi costi di gestione di una radio del genere… Inoltre diversi alti prelati sono stati presi dal fascino del Cammino con la paura della secolarizzazione e della scristianizzazione…

Il numero sempre più decrescente dei cattolici praticanti e delle vocazioni sacerdotali e religiose faceva temere un tracollo vertiginoso della presenza cattolica in Occidente mentre i neocatecumenali Kikiani con la loro astuta propaganda delle conversioni dei lontani, i loro seminari “ Redemptoris Mater” pieni di vocazioni si presentavano come una specie di novelli gesuiti del post Concilio Vaticano II. Non si è capito che in realtà la Chiesa ha perso posizioni nella società civile perché si è inserita in modo subdolo da almeno un cinquantennio una protestantizzazione del Cattolicesimo attraverso la teologia e la liturgia e i neocatecumenali invece di essere un rimedio sono loro stessi causa di tale confusione dottrinale e liturgica, anzi con essi si va anche peggio perché si va a finire nel marranismo e nella giudaizzazione…Leggo da Zenit, una agenzia cattolica di informazioni che periodicamente mi fa l’onore di pubblicare diversi miei articoli, che i vescovi giapponesi all’unanimità volevano la sospensione del Cammino neocatecumenale entro cinque anni dalla loro nazione ma la Segreteria di Stato del Vaticano si è inserita chiedendo una soluzione dialogata dei possibili attriti.

In altre parole i vescovi giapponesi che nel loro paese hanno visto i guasti ecclesiali dei Kikiani sono costretti a tenerseli a forza!!! E’ interessante sottolineare che quando sempre Zenit il 12 giugno 2008 diede la notizia del riconoscimento definitivo degli statuti del Cammino neocatecumenale riportò che il Cammino è “ al servizio dei vescovi diocesani e dei parroci “ … In realtà i Neocatecumenali Kikiani nelle diocesi e nelle parrocchie entrano in punta di piedi e ci rimangono con arroganza! Da novello sacerdote e parroco 20 anni fa in buona fede feci il mio più grande errore pastorale accolsi il Cammino neocatecumenale nella mia parrocchia ma dopo pochi anni fu inevitabile venire ai ferri corti con loro e se ne dovettero andare via…

Questo avveniva, grazie a Dio, nel lontano 1995 - 1996, dico “grazie a Dio” perché se fosse accaduto oggi magari avrei fatto la fine dei vescovi giapponesi e me li dovevo tenere a forza a comandare loro a casa mia!!! Ricordo che quando i Kikiani andarono via dalla mia chiesa i responsabili del Cammino previdero per la mia comunità parrocchiale una grande decadenza spirituale… perché erano loro i super catechisti laici neocatecumenali a convertire le persone mentre noi, parroci diocesani, senza loro, eravamo dei poveracci (secondo loro)… Da allora sono passati ormai 15 anni e non sta certo a me valutare il successo pastorale-spirituale o meno della mia parrocchia.. So solamente che allora i Neocatecumenali stavano in almeno 7 parrocchie della zona di Eboli – Battipaglia - Campagna e, secondo i dati in mio possesso, in questi anni almeno 6 parrocchie li hanno mandati via e solo una nuova li ha accolti ma la loro presenza numerica in questa nuova è veramente insignificante mentre nell’altra si sono accorpate tutte le comunità delle parrocchie che hanno chiuso con loro. Nella mia Diocesi di Salerno nelle poche parrocchie dove sono sopravvissuti si sono ridotti di oltre un terzo e non si contano più quelli che li hanno lasciati… e sono contenti…

Inoltre diversi parroci che all’inizio li hanno accolti con entusiasmo adesso maledicono il giorno che li hanno fatti entrare nelle loro chiese perchè ora non hanno più il potere e il coraggio di mandarli via perché sono come una piovra.. Il 12 giugno 2008 Zenit riprendendo fonti Kikiane affermava che il Cammino “ è attualmente presente in oltre 900 diocesi del mondo con circa 17.000 comunità in 6000 parrocchie”.

Il 7 gennaio 2011 sempre Zenit affermava che tale realtà “ oggi è presente in più di 5000 parrocchie dei cinque continenti” . In poche parole in base ai loro stessi dati in circa tre anni hanno perso circa mille parrocchie dove erano presenti. Di questo passo nel giro di 15 anni scompariranno completamente perché è in essi stessi il germe della loro distruzione….

Cari monsignori della Curia Romana che in buona fede li sostenete ( e’ chiaro a quelli che intascano o intascavano i loro regali neanche mi rivolgo…) sappiate che non sarà certamente questo esercito di Pulcinella a salvare le sorti della Chiesa Cattolica nell’Europa scristianizzata del ventunesimo secolo!!! L’ultima cosa, qualche giorno fa esattamente il 14 dicembre 2010, ho letto il mio nome e cognome a cui veniva dato la qualifica di “denigratore” su un sito che ha questo titolo “Chi sono gli osservatori del cammino neocatecumenale. Blog di appartenenti al cammino neocatecumenale che vuole analizzare il fenomeno del blog osservatorio sul cammino neocatecumenale. Questo blog vuole offrire alle persone di buona volontà, un contributo nella continua confusione e mistificazione. Questo blog non vuole sostituire il sito ufficiale che è ….Il contenuto di questo sito rappresenta unicamente l’opinione personale degli autori”.

Ma a chi pensate di prendere per i fondelli? Sappiamo tutti che in una setta come quella dei neocatecumenali non si muove foglia che Kiko non voglia! Senza l’autorizzazione dei catechisti non potete far nulla, abbiate almeno il coraggio di ammetterlo. Comunque nella mia qualità di sacerdote cattolico che difende e diffonde la retta dottrina non ho paura di essere attaccato dai neocatecumenali già i siti degli omosessuali, degli atei e dei testimoni di Geova lo fanno abbondantemente, quindi cari kikiani attaccando me, vi ritrovate come vostri alleati la compagnia che più vi meritate…

Don Marcello Stanzione

 
Top
view post Posted on 12/1/2011, 16:06     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
5,576
Reputation:
0
Location:
Cagliari

Status:


Com'è che molti degli utenti che hanno partecipato qui sono cancellati?
 
Top
Kajetan
view post Posted on 12/1/2011, 18:05     +1   -1




Per lo più si sono cancellati sua sponte, non per scelta nostra...
 
Top
view post Posted on 12/1/2011, 19:21     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
5,576
Reputation:
0
Location:
Cagliari

Status:


CITAZIONE (Kajetan @ 12/1/2011, 18:05) 
Per lo più si sono cancellati sua sponte, non per scelta nostra...

Sì ma io questo non l'ho mai insinuato. :D
Ero solo curioso di sapere come mai la gran parte dei partecipanti in questi topic "importanti" si fosse (o fosse e basta) cancellata.
 
Top
wise
view post Posted on 13/1/2011, 08:33     +1   -1




Forumfree cancella in automatico gli account (ed i forum) inattivi da più di un anno
 
Top
TotusTuus
view post Posted on 21/1/2011, 18:06     +1   -1




In Giappone il Cammino di Kiko non passa

di Sandro Magister

image

I vescovi del Sol Levante non vogliono “divisione e caos”. Il Vaticano cerca di mediare e corregge e approva i catechismi neocatecumenali. Che però restano segreti. E anche le messe continuano a essere celebrate separatamente e con modalità particolari.



ROMA, 19 gennaio 2011 – Nel discorso rivolto due giorni fa a migliaia di membri entusiasti del Cammino Neocatecumenale, riuniti nell’aula delle udienze, Benedetto XVI ha battuto per tre volte in sole venti righe sul tasto dell’obbedienza dovuta ai vescovi.

In effetti, il rapporto con i vescovi è un punto dolente del Cammino, fondato e diretto da più di quarant’anni dai laici spagnoli Francisco José Gómez Argüello, detto Kiko, e Carmen Hernández, affiancati dal sacerdote italiano Mario Pezzi.

Tra i vescovi, il Cammino conta molti sostenitori in tutto il mondo. Il prossimo 26 gennaio 250 di costoro, tra i quali 70 dagli Stati Uniti, si ritroveranno in Israele nella Domus Galilaeae, la residenza ideata e costruita da Kiko sulle pendici del Monte Tabor, con magnifica vista sul lago, per uno stage in cui lo stesso Kiko farà da mattatore.

Ma vi sono anche numerosi vescovi che dal Cammino si sono sentiti scottati, dopo averlo visto all’opera sul proprio territorio. Ad esempio i vescovi del Giappone.

Il 15 dicembre 2007, nella visita “ad limina” fatta al papa, il loro presidente, che all’epoca era l’arcivescovo di Tokyo, Peter Takeo Okada, disse a Benedetto XVI che “la potente attività simile a una setta sviluppata dai membri del Cammino produce acute e dolorose divisioni e lotte all’interno della Chiesa”.

I vescovi giapponesi esigevano la chiusura del seminario che il Cammino aveva aperto nel 1990 nella diocesi di Takamatsu. Il Cammino faceva resistenza. Nel 2008 per due volte dei vescovi giapponesi dovettero recarsi a Roma a perorare la loro causa. Il segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone studiò la questione e diede ragione ai vescovi. Entro l’anno i seminaristi e il loro rettore dovettero traslocare a Roma.

Ma i membri del Cammino presenti in Giappone non accettarono la cosa pacificamente. Il vescovo di Takamatsu, Francis Osamu Mizobe, scrisse loro una lettera in cui lamentava che celebrassero liturgie separate e chiedeva che obbedissero alle diocesi invece che ai loro capi.

Da Roma, la congregazione per l’evangelizzazione dei popoli inviò in Giappone un ispettore favorevole al Cammino, Javier Sotil Vaios Espiriceta. L’ispezione avvenne tra il 20 e il 25 marzo 2009. Ma non ebbe effetto.

Tant’è vero che nel 2010 i vescovi giapponesi, unanimi, decisero di farla finita. All’inizio dell’Avvento resero pubblica la loro decisione di sospendere per cinque anni la presenza del Cammino nell’intero paese.

Il Cammino fece appello a Roma, alle massime autorità della Chiesa. E in effetti lo scorso 13 dicembre si è svolta in Vaticano una riunione fuori del comune.

Da una parte del tavolo c’erano cinque vescovi giapponesi: quello di Osaka e presidente della conferenza episcopale, Leo Jun Ikenaga, gesuita (nella foto); quello di Takamatsu, Mizobe; quello di Fukuoka, Dominic Ryoji Miyahara; quello di Niigata, Tarcisius Isao Kikuchi; e quello emerito di Oita, Peter Takaaki Hirayama.

Dall’altra parte del tavolo c’erano il papa in persona, il cardinale Bertone, altri cinque cardinali e un arcivescovo. In curia il principale protettore dei neocatecumenali è il sostituto segretario di stato Fernando Filoni.

Le autorità vaticane hanno ordinato ai vescovi di riprendere il dialogo con il Cammino, con l’aiuto di un delegato inviato da Roma e seguendo le istruzioni della segreteria di stato e della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli.

I dirigenti del Cammino hanno accolto la decisione vaticana come un loro successo. Ma i vescovi giapponesi faticano a pazientare ancora. Il 12 gennaio il loro presidente, l’arcivescovo Ikenaga, ha scritto sul settimanale cattolico giapponese “Katorikku Shimbun” che “noi vescovi, alla luce della nostra apostolica responsabilità pastorale, non possiamo ignorare il danno che producono i neocatecumenali”.

E così ha proseguito:

“Nei luoghi dove passano quelli del Cammino aumentano la confusione, i conflitti, le divisioni, il caos. Speriamo che diano uno sguardo realistico ai motivi per cui le cose non hanno fin qui funzionato e, per la prima volta, ci aiutino ad andare alle radici dei problemi, affinché si possa arrivare a una soluzione”.

Il delegato vaticano non è stato ancora designato. Quando arriverà, l’arcivescovo Ikenaga ha chiesto ai cattolici giapponesi entrati a contatto col Cammino di incontrarlo e di vuotare il sacco senza reticenze, perché questo è l’unico modo per “far arrivare il vero stato delle cose a un posto così lontano come Roma”.

Nella conferenza stampa tenuta a Roma il 17 gennaio subito dopo l’udienza col papa, Kiko Argüello ha detto che il Cammino agisce sempre in obbedienza ai vescovi e quindi non opera nelle diocesi in cui il vescovo non lo consente.

Ma il caso del Giappone è la prova che le cose non si svolgono in modo così lineare. Dove il Cammino ha messo piede è difficile che retroceda, indipendentemente da cosa pensino i vescovi.

*

Nella stessa udienza del 17 gennaio, Benedetto XVI ha toccato un altro punto dolente del Cammino, quello dei suoi testi di catechismo.

Questi testi – tredici volumi trascritti dall’insegnamento orale di Kiko e Carmen, oggi riassunti sotto il titolo di “Direttorio catechetico del Cammino neocatecumenale” – sono sempre stati segreti. Nel 1997 l’allora cardinale Joseph Ratzinger ordinò che fossero consegnati alla congregazione per la dottrina della fede, per essere sottoposti a un esame dei loro contenuti dottrinali.

L’esame si protrasse fino al 2003. La congregazione, che all’epoca aveva Bertone come segretario, apportò delle correzioni e introdusse circa 2000 rimandi a passi paralleli del catechismo ufficiale della Chiesa cattolica.

Eppure, solo alla fine del 2010 i tredici volumi dell’opera hanno avuto l’approvazione ufficiale, comunicata da Benedetto XVI nell’udienza di due giorni fa.

Perché questo lungo purgatorio? Stando a ciò che Kiko ha detto nella conferenza stampa del 17 gennaio, il motivo era che nel frattempo c’erano altre due questioni da sistemare: l’approvazione definitiva dello statuto del Cammino e l’approvazione del modo con cui nelle comunità neocatecumenali si celebrano la messa e altri sacramenti.

Lo statuto è stato approvato l’11 maggio del 2008 – un anno dopo che era scaduto il precedente statuto provvisorio – e in esso sono state fissate anche le regole liturgiche alle quali il Cammino deve attenersi.

Entrambi questi traguardi sono stati raggiunti con grande fatica e in capo a forti contrasti, specie in campo liturgico, come www.chiesa ha documentato a suo tempo.

E tuttora i comportamenti effettivi delle comunità neocatecumenali non obbediscono sempre e in tutto alle norme. Le messe continuano a essere celebrate nella gran parte dei casi separatamente, gruppo per gruppo, a porte semichiuse, con largo spazio alla creatività, cioè alle modalità rituali e parlate ritenute utili ai fini del cammino di iniziazione di ciascun gruppo.

Per i catechismi il criterio sembra essere lo stesso. “Anche ora che sono stati approvati – ha detto Kiko nella conferenza stampa del 17 gennaio – c’è un cammino di iniziazione che va rispettato. Non è bene che uno possa vedere subito l’intero percorso, prima ancora di cominciarlo. Se la Chiesa ce lo ordinasse li metteremmo in vendita. Ma preferiamo di no”.

*

Nell’udienza del 17 gennaio Benedetto XVI ha inviato in missione 230 famiglie neocatecumenali, che si sono aggiunte alle oltre 600 già in missione in vari paesi del mondo.

Oltre a queste, ha inviato “ad gentes” anche 13 sacerdoti accompagnati ciascuno da tre o quattro famiglie, col compito di impiantare un nucleo di Chiesa in luoghi in cui il cristianesimo è sparito o non è mai arrivato.

All’udienza erano presenti anche i 2000 seminaristi dei 78 seminari “Redemptoris Mater” che il Cammino ha in tutto il mondo, dai quali sono usciti in vent’anni 1600 preti.

Le ultime cifre danno il Cammino presente in oltre 1320 diocesi di 110 paesi nei 5 continenti, con 20.000 comunità in circa 6.000 parrocchie.

Di queste 20.000 comunità, 500 sono a Roma – definita “la diocesi del mondo in cui il Cammino si è più sviluppato” – e 300 a Madrid, suo luogo d’origine.

Se ad ogni comunità si assegnasse una media di 15 membri, il totale dei neocatecumenali adulti nel mondo sarebbe di 300.000.

“Ma con i bambini e i ragazzi passiamo il milione”, dicono. Le famiglie neocatecumenali, infatti, sono molto prolifiche. Tra quelle inviate in missione la media è di 4 figli per coppia.

© 2011 chiesa.espressonline.it
 
Top
ConcilioV2
view post Posted on 1/3/2011, 09:27     +1   -1




Ragazzi, penso che dovrete rassegnarvi: a Benedetto XVI i Neocatecumenali piacciono. Ha approvato gli statuti, adesso i testi delle catechesi. Si possono fare tutti i discorsi che volete, ma la realtà è questa. A questo punto fuopri dalla Chiesa non sono loro, ma altri.....
 
Top
Kajetan
view post Posted on 1/3/2011, 14:23     +1   -1




E' per questo che Sua Santità, da quando era ancora Prefetto, si è dato da fare per bloccare le eresie del Cammino, PRIMA di concedere l'approvazione? :D
 
Top
view post Posted on 18/5/2011, 13:40     +1   -1
Avatar

Group:
Member
Posts:
29
Reputation:
0

Status:


CITAZIONE (Raimundus @ 20/9/2007, 23:41) 
Per adesso sappiamo che gli statuti non son stati riconfermati alla loro scadenza.

Gli statuti sono stati approvati e anche il direttorio catechetico.

Comunque anch'io credo sia una questione problematica

Io ho fatto parte dei Neocatecumeni, ma ora non più già da molto tempo.
 
Top
TotusTuus
view post Posted on 26/2/2012, 15:05     +1   -1




Neocatecumenali. Sul Viale del tramonto, Ed. Segno: http://www.scribd.com/doc/79556005/neocate...le-del-tramonto
 
Top
118 replies since 28/3/2006, 04:37   4351 views
  Share