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Pedofilia/ Chiesa tedesca corre ai ripari. Zollitsch vedrà Papa

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TotusTuus
view post Posted on 26/2/2010, 11:20     +1   -1




Pedofilia/ Chiesa tedesca corre ai ripari. Zollitsch vedrà Papa

Primi inquisiti. Lo scandalo tocca anche Monaco: Tolleranza zero



Roma, 25 feb. (Apcom)

I vescovi cattolici tedeschi ammettono per la prima volta di aver "sottovalutato" la diffusione degli abusi sessuali sui bambini da parte dei preti in Germania. Uno scandalo che si allarga col passare delle settimane, arrivando a coinvolgere molti ordini e diverse diocesi. E mentre a Monaco, la città di Papa Ratzinger, la procura ha aperto le prime inchieste, il presidente della conferenza episcopale, che prossimamente discuterà del caso pedofilia con il Papa in Vaticano, annuncia un giro di vite.
Quello tedesco non è come il caso della Chiesa irlandese. Nella cattolicissima Irlanda solo nei mesi scorsi due rapporti governativi hanno scoperchiato la pentola di decenni di maltrattamenti negli istituti cattolici e abusi sessuali. Una situazione "endemica" e protetta da un'omertà ambientale che ha indotto il Papa a convocare i vescovi irlandesi in Vaticano per un vertice chiarificatore. Fautore di una linea da 'tolleranza zero', Benedetto XVI invierà nel mese di marzo una lettera ai cattolici irlandesi per affrontare di petto lo scandalo.
Intanto i primi vescovi hanno rassegnato le dimissioni e le associazioni delle vittime chiedono a gran voce una profonda ristrutturazione della Chiesa dell'isola. Ben diverso il caso tedesco. Dove il cattolicesimo non è maggioritario e si confronta da secoli con il protestantesimo. Dove i casi di abusi sono più sporadici. E dove già nel 2002 i vescovi approvarono delle linee-guida rigorose per stroncare la piaga della pedofilia. Chiudendo la loro assemblea generale a Friburgo, però, i vescovi hanno comunque ammesso un parziale fallimento.
"Non iniziamo ora a confrontarci con questi problemi, anche se sinora ne abbiamo sottovalutata la dimensione", scrive la Conferenza episcopale tedesca. "Con senso di vergogna e di shock chiediamo scusa e perdono per il fatto che alle vittime di questi orrendi atti", afferma, promettendo "chiarezza vera". L'episcopato tedesco si impegna a rafforzare l'applicazione delle linee-guida del 2002, a partire da una verifica di quel documento che terminerà in estate e verrà condotta con l'ausilio di consulenti esterni extra-ecclesiastici. Verranno rafforzati gli uffici diocesani anti-abusi. "Il futuro richiede altri passi per una prevenzione maggiore", scrivono poi i vescovi, che sottolineano l'importanza di un "tempestivo coinvolgimento delle procure". La Chiesa tedesca istituisce inoltre un ufficio nazionale per le denunce degli abusi sessuali, che sarà guidato dal vescovo di Treviri Stephan Ackermann. Ancora, verrà rafforzato l'esame dei seminaristi. L'episcopato aprirà anche un numero verde per denunciare gli abusi sessuali dei preti.
Monsignor Zollitsch ha invece rifiutato la creazione di un fondo nazionale per gli indennizzi, sottolineando che è un problema dei singoli ordini e delle singole diocesi. Inoltre, nessuna dimissione episcopale in vista.
Lo scandalo dei preti pedofili in Germania è scoppiato in seguito alle rivelazioni che il settimanale 'Spiegel' ha pubblicato sugli abusi compiuti negli anni Settatanta e Ottanta nel prestigioso collegio gesuita Canisius a Berlino. Nel corso delle scorse settimane sono poi emersi numerosi altri che coinvolgono altri ordini religiosi (salesiani, pallottini, francescani minori) e altre regioni (Francoforte, Augusta, Hildesheim, Essen, Bonn, Foresta nera). Il rettore di un collegio gesuitico vicino a Bonn si è dimesso due settimane fa e sono di ieri le dimissioni di un abate benedettino della Baviera. La procura di Monaco ha aperto un'inchiesta e altrettanto avrebbe fatto, a quanto riferito dalla stampa tedesca, quella di Bonn. L'arcidiocesi di Monaco ha subito preso posizione, chiedendo "completa trasparenza" e assicurando "tolleranza zero" per i colpevoli.
Il caso pedofilia ha anche fatto litigare - e non per la prima volta - la Chiesa cattolica e il governo Merkel. Una ministra del bicolore democristiano-liberale, la guardasigilli Sabine Leutheusser-Schnarrenberger (Fdp), ha accusato i vescovi di poca chiarezza. Piccata la risposta del presidente della conferenza episcopale, mons. Robert Zollitsch, tanto che è dovuta intervenire la cancelliera in persona con una telefonata riappacificatrice.
Il vescovo Zollitsch, intanto, si prepara ad affrontare il nodo pedofilia direttamente con il Papa nelle prossime settimane. Come ogni anno, a conclusione dell'assemblea invernale il presidente dei vescovi tedeschi si reca in Vaticano per riferire al Papa tedesco. Questa volta - come ha annunciato e ribadito lo stesso Zollitsch - affronterà il tema degli abusi sessuali. Non solo. Nel corso dell'assemblea i vescovi hanno approfondito il problema dell'invecchiamento della Chiesa tedesca. Tema che preoccupa molto il Papa, anche perché si intreccia con il calo delle vocazioni che attraversa tutto l'Europa. E che ha spinto alcuni vescovi tedeschi, nel corso degli anni, ad aprire le porte dei seminari anche a candidati psicologicamente problematici che, poi, si sono rivelati pedofili. La prospettiva è inevitabile: una Chiesa sempre più vecchia, con sacerdoti meglio selezionati ma meno numerosi, significa una Chiesa sempre più piccola. Un bel grattacapo, per il Papa tedesco.

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