Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Cosa proporre ai giovani?, Come incontrarli?

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avalon2009
view post Posted on 22/2/2011, 22:33     +1   -1




se non si cerca un punto di incontro tra le parti, non si va' avanti.......


sembra strano ma i giovani che hanno un po' di più di sale in zucca della media sono più per personaggi come Don Gallo o Don Mazzi, preti più moderni e alla mano.

Su Don Mazzi posso dire una cosa che è successa domenica al Nomadi incontro , durante lo spettacolo ha fatto un discorso per promuovere una raccolta fondi dicendo che se aspetta il nano di arcore o il tedesco di roma si sta freschi!!
 
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view post Posted on 22/2/2011, 22:37     +1   -1
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CITAZIONE (avalon2009 @ 22/2/2011, 22:33) 
Su Don Mazzi posso dire una cosa che è successa domenica al Nomadi incontro , durante lo spettacolo ha fatto un discorso per promuovere una raccolta fondi dicendo che se aspetta il nano di arcore o il tedesco di roma si sta freschi!!

Sarebbe stato meglio che fosse stato zitto.
 
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view post Posted on 23/2/2011, 12:03     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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CITAZIONE (avalon2009 @ 22/2/2011, 19:25) 
se i giovani non riempono più gli oratori è perchè la religione non di "moda".
e alla fine le chiese sono vuote di giovani la domenica....

una volta , parlo di 50anni fa' la cultura non c'era , se si sapeva leggere e scrivere era sufficente, non si compravano giornali perchè costavano, la tv era un lusso e l'unico posto di cultura era l'oratorio e la chiesa

Una volta negli oratori si faceva di più rispetto ad ora. I miei mi dicevano che quando erano piccoli loro negli oratori si facevano vari corsi, ad esempio mia madre imparò a cucire proprio lì. Queste cose sono andate perse nel tempo, almeno dalla mie parti; anche se il nuovo curato, al suo arrivo qualche anno fa, fece dei corsi di chitarra.
Secondo me, sono opzioni come queste che andrebbero riviste e riutilizzate.
 
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Padre Matteo Maria
view post Posted on 24/2/2011, 12:47     +1   -1




Intanto non possiamo mai accettare una critica al Santo Padre, chiunque l'abbia fatta. Il Papa è il Pastore e la guida della Chiesa universale e certo non può avere occhio su tutte le piccole questioni locali, e tante volte su questioni di massa è impedito ad agire. Stiamo ben attenti quando parliamo di altre persone che hanno un ruolo che noi nemmeno possiamo immaginare.
Ci sono Sacerdoti con più carisma, che si danno da fare di più sul sociale, ma questo non è tutto, anzi è un aspetto della pastorale sacerdotale.
Ognuno ha il suo posto nella Chiesa ed è necessario laddove si trova.
I giovani si trovano alla deriva e non sanno più nemmeno loro chi sono. Modernizzazione?
In che senso?
Nei mezzi? Credo che lo stiamo facendo.
Nelle verità? Non sono toccabili perchè riguardano la persona stessa e la sua dignità.
Il modo di presentarsi? Può essere va definito il come però.
Non possiamo comportarci come loro e fare gli amiconi perchè ci vedrebbero come loro e poi non si potrebbero confidare con noi perchè ci vedono come loro, ci vedono solo amici e non padri, e allora saremmo come gli altri amici.
A che serve allora? Ci sono Sacerdoti che sono andati in discoteca, ai bar, ma che risultati?
Cattiva fama, scandalo a volte, peccati, nessuna evangelizzazione possibile. Tutto inutile.
Forse anzi si fa peggio perchè sembra quasi che li giustifichiamo facendoli pensare: beh, lo fa anche il prete!
 
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Dominicus OP
view post Posted on 24/2/2011, 13:27     +1   -1




Ma è sempre la solita storia... Già il clero che si prende il lusso di mettere in discussione l'operato del Papa non so quale esempio possa dare, dato che uno dei problemi dei giovani è proprio quello di non riconoscersi e non riconoscere alcuna autorità... Ed hanno anche ragione, specialmente se vediamo le situazioni di degrado morale ed umano in cui versa chi detiene il potere! Poi, se don Mazzi crede di costruire un modello alternativo al Santo Padre, non so perché continua a fare il prete!

Tuttavia, il problema resta ed è sempre lo stesso. E' un problema a monte. Non si può pensare di essere cattolici testimoniando la nostra Fede solo quando siamo messi di fronte a problemi contingenti come l'approvazione o il respingimento di una legge che riguarda il diritto alla vita, per esempio. A noi, come cattolici, dovrebbe interessare un po' meno l'attività del Parlamento e un po' di più quello che succede nella realtà. Sappiamo bene che sia l'aborto che l'eutanasia sono o sarebbero di fatto pratiche in uso nella maggior parte degli ospedali e degli ambulatori. Il cristiano di oggi è come quello dei primi secoli. Si trova a testimoniare la propria Fede in un ambiente ostile e con dei valori diversi dai suoi. I cristiani dei primi secoli dovevano denunciare e lottare contro la disumana carneficina che si consumava nelle arene e negli stadi ed avevano il problema della schiavitù. Oggi devono combattere contro la sottocultura del reality show e contro la rappresentazione della violenza in TV e su internet... Sempre di spettacoli si tratta! Sono questi aspetti il tallone d'achille dei giovani di oggi come dei giovani di 2000 anni fa!
 
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The Best Driver
view post Posted on 24/2/2011, 17:57     +1   -1




Non condivido molto l'impostazione del topic di Dominicus, anche se ovviamente parla di problemi anche veri e non propriamente di aria fritta.
Non lo conosco, ma mi sentirei di appoggiare parecchio i ragionamenti di Rick Deckard che s'è espresso più volte prima di me.
Come ho detto altrove io sono un ateo, prima scettico cristiano cattolico, e anche se non sono anti-religioso e anti-clericale, qualche punto di non condivisione ce l'ho, e secondo me la Chiesa e la religione (qualunque sia) in sè non sono la vera e unica soluzione per il bene comune o l'ultimo baluardo per la lotta tra bene e male o per forza il principale punto di riferimento per prendere dei valori.
Mi sono già espresso dicendo che non condivido il perbenismo di stampo cattolico, che a mio parere spesso nella nostra società è finto e anche un po' bigotto, oltre che incoerente visto che lo si presenta quando fa più comodo.
Sono per il rispetto della vita e quindi contrario per esempio all'abuso e alcool e droghe, ma per quanto riguarda la discoteca in sè o il discorso delle nuove emozioni in generale non vedo il problema, a meno che tu, Dominicus, non spieghi bene cosa intendi.
 
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Dominicus OP
view post Posted on 25/2/2011, 01:33     +1   -1




Il topic era una domanda intorno a come rendere possibile l'evangelizzazione dei giovani... Tanto più credo che sia inutile il punto di vista di un ateo (non volermene), infatti per te il bene non è la via che noi proponiamo come "unica" via di salvezza... Tu infatti, dici che la Chiesa e la religione non sono l'unica soluzione. Se tu fossi, oltre che ateo, anche anticlericale ed anti religioso probabilmente diresti che la religione è, invece, la causa stessa dei problemi dei giovani. Ma secondo noi non è così. Noi riteniamo che non si possa realizzare una società sana senza religione, quindi senza Cristo (nel caso nostro). Non solo pensiamo che il dato religioso sia uno dei tanti aspetti della società, ma pensiamo anche che sia indispensabile e fondante. Detto questo il mio era solo un esempio che segnalava quanto sia difficile oggi trasmettere i nostri valori in una società che è ostile al Cristianesimo.
 
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The Best Driver
view post Posted on 25/2/2011, 02:21     +1   -1




Io sono ateo sì, ma non parlo mica di un altro pianeta, quindi nemmeno ritengo il mio punto di vista inutile, così come non ritengo inutile il tuo che invece la pensi al contrario di me.
Non ho però potuto risponderti meglio perché credo tu non ti sia spiegato bene nel tuo post di apertura, ma semplicemente non credendoci proprio ho espresso il mio punto di vista che è effettivamente abbastanza soggettivo. Ma non ho mai escluso che Chiesa e cristiani possano aiutare e fare una parte buona per questi giovani, solo che effettivamente siamo usciti da un "monopolio cattolico" e che quindi vi porta inevitabilmente a confrontarvi con altre associazioni e persone, magari assolutamente laiche e prive di ispirazione religiosa, che però hanno i vostri stessi obiettivi.
Secondo me bisognerebbe partire dai punti comuni e di condivisione, in cui la Chiesa (in cui io non credo, ma milioni di altre persone sì) credo abbia il diritto e il dovere di dire la sua riguardo ai problemi della società moderna su cui essa può lavorare.

E tra l'altro quoto Leonatos, che è sempre una perla di saggezza... pratica.
 
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Padre Matteo Maria
view post Posted on 25/2/2011, 09:44     +1   -1




Io non credo che si possa dire che il parere di una persona al di fuori della Chiesa sia inutile, perchè ci può dare un apporto anche senza volerlo.
Ci può aprire gli occhi sul pensiero comune o su altre cose, che magari non avremmo mai pensato.
Io mi spingerei oltre a Dominicus, non per contraddirlo ma per rafforzare le sue parole:
CITAZIONE
Non solo pensiamo che il dato religioso sia uno dei tanti aspetti della società, ma pensiamo anche che sia indispensabile e fondante.

Pensare è già tanto ma approfondirei dicendo crediamo, viviamo, perciò siamo certi che i valori e la fede cristiana siano la soluzione dei problemi, perchè un conto è vederlo da fuori come The Best Driver, ma tutt'altra cosa è viverla e sentiene tutti i benefici ed essere pienamente realizzati, che non è una cosa teorica, ma è la vita stessa, è più pratica che mai.
C'è un abisso di differenza.
 
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23 replies since 20/2/2011, 21:40   224 views
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