| Oggi un prete per essere ascoltato deve mettersi dalla parte della gente, specie se sono laici che servono la Chiesa. Il problema è che la mentalità del laico, il modo di vivere, le necessità e le situazioni il prete proprio non può capirle. E' come se il sacerdote vivesse in un altro mondo, con altri tempi, altri ritmi, così alla fine il laico si sente non capito e quindi va via. Pesano sulla Chiesa ancora le scelte della ControRiforma, ancora in molti ricordano Giordano Bruno e Galilei, per quanto ci si sforzi di parlare sempre a favore della Chiesa, si incontrano forti resistenze. Io dico sempre che amare la Chiesa è un fatto di radici, e la radice è Cristo, il quale nella sua volontà ha fondato la Chiesa donando il Suo Santo Spirito. Io amo lo Spirito Santo, non posso dimenticare che mi ha battezzato e mi è sempre stato vicino, con una quantità di grazie infinite. Come prof di Religione incontro ogni giorno tanti studenti, ma cerco di parlare di Religione parlando dalla parte della ragione, cioé dalla parte della filosofia. Come medico poi mi sono abituata a vedere al persona come tendenzialmente sofferente, emotivamente contratta ora in questo ora in quello. Grandiosa esperienza, quella della vita, e quella della Chiesa! Le chiese sono vuote perché non ci sono preti che fanno tremare le chiese, perché non pregano, perché la fede è un problema della ragione che va affrontata nell'abbandono nelle braccia di Dio...grandiosa esperienza, quella della fede, quelle braccia...chi può dimenticarle? Quando si sono gustate anche se solo per poco, non si fa altro che pregare, e allora capisco perché gli apostoli dopo la resurrezione "stavano sempre nel tempio lodando Dio". Buonanotte!
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