Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

Lo scempio dell'architettura sacra moderna: questa chiesa val bene una messa?

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TotusTuus
view post Posted on 20/1/2011, 14:00     +1   -1




Questa chiesa val bene una messa?

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Gli edifici sacri d'oggi appaiono brutti e inospitali: dopo la denuncia di Ravasi, il ministro vaticano della cultura, si apre il dibattito

Giacomo Galeazzi



CITTÀ DEL VATICANO. Quanto sono inospitali molte chiese moderne!». In una lectio magistralis alla facoltà di Architettura di Roma, il cardinale Gianfranco Ravasi lancia l’allarme: «Un’architettura sacra che non sappia parlare correttamente il linguaggio della luce e non sia portatrice di bellezza e di armonia decade automaticamente dalla sua funzione». Il ministro vaticano della Cultura stigmatizza «l’inospitalità, la dispersione, l’opacità di tante chiese tirate su senza badare alla voce e al silenzio, alla liturgia e all’assemblea, alla visione e all’ascolto, all’ineffabilità e alla comunione». Chiese nelle quali «ci si trova sperduti come in una sala per congressi, distratti come in un palazzetto dello sport, schiacciati come in uno sferisterio, abbrutiti come in una casa pretenziosa e volgare».

Un degrado inaccettabile e tanto più grave alla luce del «grande contributo offerto in 20 secoli» dalla cultura cristiana all’architettura. «Senza la spiritualità e la liturgia cristiana, la storia dell’architettura sarebbe stata ben più misera - afferma Ravasi -. Pensiamo solo al nitore delle basiliche paleocristiane, alla raffinatezza di quelle bizantine, alla monumentalità del romanico, alla mistica del gotico, alla solarità delle chiese rinascimentali, alla sontuosità di quelle barocche, all’armonia degli edifici sacri settecenteschi, alla neoclassicità dell’Ottocento, per giungere alla sobria purezza di alcune realizzazioni contemporanee». Nel cristianesimo c’è «una celebrazione costante dello spazio come sede aperta al divino», con il «baricentro teologico» che si sposta dallo spazio al tempo, perché «tra Dio e uomo non è più necessaria nessuna mediazione spaziale: l’incontro è ormai tra persone, si incrocia la vita divina con quella umana in modo diretto».

Per il cristiano, sottolinea Ravasi, la chiesa è «un santuario non estrinseco, materiale e spaziale, bensì esistenziale, un tempio nel tempo». Il tempio architettonico sarà «sempre necessario», ma solo come «segno necessario di una presenza divina nella storia e nella vita dell’umanità». Quindi «non esclude o esorcizza la piazza della vita civile ma ne feconda, trasfigura, purifica l’esistenza, attribuendole un senso ulteriore e trascendente». Ma nell’episcopato c’è chi di chiese ne ha create una decina. È il vescovo di Livorno, Simone Giusti, breviario e tecnigrafo, allievo di Michelucci, Santi e Savioli, laurea in architettura all’università di Firenze, con disegni sulla scrivania, proiezione computerizzata e rendering digitale. «Entrare in una Chiesa è penetrare in un luogo che immediatamente parla alla persona e al suo cuore attraverso un linguaggio simbolico-affettivo», racconta. Un linguaggio (come nella parrocchia di Cecina dedicata alla Sacra Famiglia) che si rivolge all’uomo e alla cultura contemporanea senza però rinnegare la tradizione dell’architettura passata, con evidenti richiami a quella romanica.

Una creatività che necessariamente rifugge ogni banalità. Per il fedele e il semplice visitatore. «L’architettura che vado ricercando è l’architettura della diversità - spiega Giusti, palmare e bluetooth a portata di mano -. Nulla che sia simmetrico: proprio come in natura, dove niente è banale e tutto è diverso ed è da ciò che nasce la voglia di scoprire e di interpretare. Le vetrate non sono un optional o un mero abbellimento. I giochi di luce soffusa e colorata che si susseguono dall’alba al tramonto sono di aiuto ai fedeli che si raccolgono in preghiera». E anche i disegni astratti delle vetrate hanno un loro senso perché «solo ciò che non è pienamente definito può esprimere l’inesprimibile mistero di Dio». Insomma niente va lasciato al caso perché «progettare una chiesa può significare anche edificare le anime».
 
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- Carlotta -
view post Posted on 20/1/2011, 15:47     +1   -1




La Chiesa nella foto del tuo post, Totus, è terribile.
Meno male che il Vaticano si sta muovendo! Pare ...
 
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view post Posted on 20/1/2011, 16:06     +1   -1
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CITAZIONE (- Carlotta - @ 20/1/2011, 15:47) 
Meno male che il Vaticano si sta muovendo! Pare ...

Per sconsacrarle/demolirle? No pain, no gain. :lol:
 
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ema.cr
view post Posted on 20/1/2011, 18:02     +1   -1




CITAZIONE (TotusTuus @ 20/1/2011, 14:00) 
<p align="center">Questa chiesa val bene una messa?
In una lectio magistralis alla facoltà di Architettura di Roma, il cardinale Gianfranco Ravasi lancia l’allarme: «Un’architettura sacra che non sappia parlare correttamente il linguaggio della luce e non sia portatrice di bellezza e di armonia decade automaticamente dalla sua funzione».

Ravasi chi?!? Quello che prende Le Corbusier come modello di architettura? Come si direbbe in Veneto "Xe peso el tacòn del buso".

Ma in che mani siamo... Signore salva la Chiesa dagli uomini di chiesa
 
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bedwere
view post Posted on 20/1/2011, 19:55     +1   -1




Francesco Colafemmina ha scritto bene (come al solito) sull'Eminenza Ravasi:

ARCHITETTURA SACRA E VACUA ERUDIZIONE
 
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parimas
icon4  view post Posted on 6/3/2011, 20:21     +1   -1




LA SOBRIETA' ARCHITETTONICA DELLE CHIESE POST-MODERNE, NELLA LORO ESSENZIALITA' VOGLIONO ANCHE
RICHIAMARE IL FEDELE ALL'UNICO VERO CENTRO CHE E' IL TABERNACOLO. NON ESISTE SOLO IL BAROCCO.
ANCHE L' ARCHITETTURA MODERNA PUO' ESPRIMERE LA GRANDEZZA DI DIO.
 
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Dominicus OP
view post Posted on 6/3/2011, 20:37     +1   -1




CITAZIONE (parimas @ 6/3/2011, 20:21) 
LA SOBRIETA' ARCHITETTONICA DELLE CHIESE POST-MODERNE, NELLA LORO ESSENZIALITA' VOGLIONO ANCHE
RICHIAMARE IL FEDELE ALL'UNICO VERO CENTRO CHE E' IL TABERNACOLO. NON ESISTE SOLO IL BAROCCO.
ANCHE L' ARCHITETTURA MODERNA PUO' ESPRIMERE LA GRANDEZZA DI DIO.

Si, ma il problema non è l'essenzialità. Il problema è che certe forme nulla dicono, né possono dire, circa il messaggio cristiano.
 
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view post Posted on 7/3/2011, 20:03     +1   -1
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Io in parte condivido Parimas. L'estetica della chiesa in sè è un optional, a me, però, l'arte moderna non è mai piaciuta. asd
 
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The Best Driver
view post Posted on 8/3/2011, 04:50     +1   -1




La Chiesa in foto non sarà il massimo, ma ho visto di molto peggio.
Ma come dice Leonatos, penso che l'estetica sia optional, o per meglio dire, molto secondaria.
Nel senso che da quello che ho studiato a Catechismo, il problema non mi venne mai in mente neanche quand'ero credente, convinto che la onnipresenza di Dio e il concetto di Fede dovessero essere superiori a queste piccole questioni materiali. Poi beh, io ho perso la fede tanto tempo fa quindi per me è diverso, ma per voi credenti non dovrebbe essere ancora così? La bellezza del messaggio [...] non dovrebbe superare tutto senza lasciare spazio a dubbi del genere?
Con ciò non tolgo che tantissime vecchie Chiese siano molto belle ma forse oggi, secondo me, esigenze di praticità e di sobrietà architettonica (e quindi di economicità) dovrebbero essere più considerate.
 
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Kajetan
view post Posted on 8/3/2011, 08:38     +1   -1




In realtà molte chiese (minuscolo volontario) moderne sono costruite NON su esigenze di praticità o sobrietà, ma capricci di architetti famosi che vogliono cancellare la Storia della Chiesa e imprimere le proprie forme balzane nella storia dell'architettura sacra. La chiesa-cubo di Foligno (Fuksas) o la stalla di S. Giovanni Rotondo (Piano) sono due esempi di come si possa rovinare una Chiesa per i capricci di un artista (o presunto tale). Diverso il discorso (E sono d'accordo con te) sulle Chiesette di paese, dove l'economia o lo spazio la fanno da padrone, ma lì parliamo spesso di un edificio con un sola navata, non di rigurgiti architettonici.
Vero, inoltre, che il messaggio di Cristo è bello anche se annunziato in un tugurio, però visto che i soldi si spendono, perché non creare un luogo che PARLI, con il linguaggio dell'architettura, di Dio? Non dico che tutte le cattedrali debbano essere gotiche, ma perché deturpare il concetto di Chiesa con idee strane? Entrare nella stalla di S. Giovanni Rotondo, qualche tempo fa, mi ha fatto un'impressione orribile, non mi sentivo a mio agio - cosa che non mi accade quando vado in una Chiesa nuova (e mi capita spesso, viaggiando per lavoro).
 
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The Best Driver
view post Posted on 9/3/2011, 04:30     +1   -1




Per trasmettere meglio il messaggio di Dio un bel crocifisso esterno per segnalare che è una Chiesa, uno dentro dietro all'altare, qualche dipinto con le classiche storie su Gesù, magari qualche statuetta del Santo di riferimento... Ma cos'altro? Cosa dovrebbe essere messo nel profondo del livello architettonico?
 
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piccic707
view post Posted on 25/4/2011, 12:16     +1   -1




CITAZIONE
Si, ma il problema non è l'essenzialità. Il problema è che certe forme nulla dicono, né possono dire, circa il messaggio cristiano.

Io credo stia tutto qui. Per il resto, mancano gli architetti dotati di una adeguata "forma interiore", senza la quale non si può dar "forma" a un edificio.
E ha perfettamente ragione Kajetan sui "capricci", non in senso dispregiativo ma nel semplice senso di un’arte/tecnica non al servizio, ma che asserve i propri lavori a un semplice "gusto".
L’architettura può funzionare anche nelle forme più ipermoderne, anche se gli elementi di rottura con qualsiasi percorso storico richiedono – semmai – una profondità di virtù, di vita interiore, di amore a Cristo, ancor maggiore nell'architetto.
Le due cose non sono mai disgiunte.

Guardate cosa abbiamo a Modena:
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P.S. C'è un errore nel titolo della discussione: "archittetua" in vece di "architettura".
 
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Angeloflove85
view post Posted on 26/4/2011, 10:28     +1   -1




Questo edificio è orribile! Il tempio è un luogo sacro e dovrebbe essere rispettato e tutetalo anche nell'immagine e nella forma esteriore. La Chiesa è la Sposa di Cristo, e le chiese particolari sono membra del Corpo della Chiesa universale. Nella recita del santo rosario dovremmo chiedere alla Vergine Maria di intercedere per noi presso il Padre affinché doni al mondo degli artisti e degli architetti degni di tale qualifica.
 
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Kajetan
view post Posted on 26/4/2011, 11:29     +1   -1




Si notano RUMOROSAMENTE, per l'assenza: crocifissi, altari, dipinti, stazioni per la Via Crucis, statue, affreschi, vetrate istoriate, TABERNACOLO, etc etc etc... :sick:
 
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Angeloflove85
view post Posted on 26/4/2011, 11:48     +1   -1




(...) A te voglio cantare davanti agli angeli,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome
per la tua fedeltà e la tua misericordia (...)

Salmo 138 :wub:
 
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