CITAZIONE (*AngelOfLove* @ 25/6/2009, 23:29)
poichè siamo noi stessi a doverci rapportare con dio non vedo perchè ci debba essere distinzione tra un prete, un vescovo, un cardinale ecc ecc....
Considerando il fatto che il Cristianesimo, di base, non è stato fatto per essere "massivo", ricorderai bene quanto me che anche Gesù faceva distinzione tra diversi gradi di consocenza e capacità.
Al "top" c'erano i Suoi Apostoli, poi i Discepoli e poi i fedeli. Ora, senza voler sminuire nessuno, è logico supporre che coloro che riescono ad elevarsi maggiormente godano di particolari "privilegi" o per meglio dire... Maggiori responsabilità. Solo una persona particolarmente salda nella Fede ed edotta nella Legge può amministrare una zona ampia dove possono trovarsi anche parecchie migliaia di fedeli (il Vescovo).
Allo stesso tempo, coloro i quali si sono dimostrati particolarmente toccati dalla Grazia di Dio, vengono scelti dal Suo Vicario onde assisterlo nelle sue scelte e sostenerlo nelle sue battaglie (i Cardinali).
Tra costoro viene scelto poi il più idoneo a guidare la Chiesa, secondo le indicazioni dello Spirito Santo.
In altre parole, la Gerarchia Ecclesiastica è nulla di più e nulla di meno di una sorta di scala verso Dio e verso la trascendenza. Più una persona è spiritualmente ricca e maggiori sono le sue capacità, più alta sarà la sua posizione all'interno della Gerarchia stessa.
Logicamente, trattandosi comunque di un'Istituzione umana, la Chiesa non è scevra dagli errori. Il concetto di base, comunque è questo. Coloro che più sono avanti sulla via della Santità, indicano la strada e tengono per mano i fedeli, cercando di imitare il Buon Pastore.