Ecclesia Dei. Cattolici Apostolici Romani

In onda il video della BBC, scontro su preti pedofili

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view post Posted on 1/6/2007, 11:36     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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ROMA - Si prova "profonda tristezza" dinanzi ai casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti - al centro del documentario della Bbc "Sex, crimes and the Vatican" - ma "dire che la Chiesa finora ha vissuto solo di bugie è una grossa menzogna". Nello studio di 'Annozero', dove Michele Santoro, dopo settimane di polemiche, ha mandato in onda la discussa video-inchiesta sui preti pedofili, è monsignor Rino Fisichella, rettore dell'Università Lateranense e cappellano di Montecitorio, a difendere le posizioni della Chiesa e a respingere le accuse rivolte al cardinale Ratzinger, dipinto nel documentario come colui che impose il silenzio sui casi di pedofilia nel clero.

Su questi aspetti lo scontro è in particolare con Colm O'Gorman, già vittima di abusi in Irlanda e autore dell'inchiesta Bbc, andata in onda in Gran Bretagna nel 2006 e negli ultimi tempi rilanciata sul web prima della controversa acquisizione della Rai per Annozero. Il video insiste sulla "copertura" data dalle gerarchie a sacerdoti colpevoli di crimini sessuali, sulla presunta omertà, e in particolare sul documento 'Crimen sollicitationis' del 1962 - di cui Ratzinger viene definito "garante" per 20 anni quand'era alla Congregazione per la dottrina della fede - che disponeva di avocare a Roma ogni procedimento per i casi di pedofilia.

"Davanti al filmato - commenta Fisichella al termine della messa in onda - ho un profondo senso di tristezza, perché qui ci sono delle vittime innocenti e queste vittime devono esser rispettate, da tutti. Insieme a loro ci sono i genitori, che vivono un dramma estremamente forte. Tutto si può dire tranne che la Chiesa non sente una vicinanza profonda e non condivide il dolore di queste persone".

"Quando c'é sofferenza - aggiunge - non può esserci omertà alcuna, non può esserci ignavia, né alcunché faccia pensare a un nascondimento dei fatti. Chi sa denunci tutto". Per Fisichella, coloro che hanno commesso questi abusi "non avrebbero mai dovuto diventare preti", e tra le loro vittime "c'é anche la Chiesa, perché hanno gettato discredito sugli altri preti che fanno tutto il possibile per dimostrare la correttezza della loro vocazione. Un danno incalcolabile".

Secondo Fisichella, però, il video "non è ricostruzione giornalistica, non c'é contraddittorio, nessuno interviene a difendersi dalle accuse". E "dire che il cardinale Ratzinger, il Vaticano, o la congregazione non hanno fatto nulla è profondamente falso". Il presule, che della Congregazione fa parte, spiega che "la Dottrina della fede ha giudicato di fronte a queste cose. E l'istruzione con cui la Chiesa di Roma ha avocato a sé i procedimenti, dimostra piuttosto la volontà di intervenire col supremo grado di giudizio, essendo i crimini di pedofilia i più gravi che si possano fare nella Chiesa".

Quasi a riprova di questo, sullo sfondo scorre il famoso anatema di Ratzinger nella Via Crucis del 2005: "quanta sporcizia nella Chiesa, specialmente tra chi esercita il sacerdozio!". L'autore dell'inchiesta però incalza, dice che, anche se i vescovi Usa hanno creato associazioni a difesa delle vittime, è perché la Chiesa "é stata costretta a cambiare atteggiamento. Non è stata una scelta, ha dovuto farlo". Lo scambio di battute prende toni concitati, finché Fisichella non taglia corto: "che sia obbligata o no, non è vero che la Chiesa non sta facendo niente. Dire che finora ha vissuto solo di bugie è una menzogna, non degna di lei".

La trasmissione, partita con una lettera di Marco Travaglio a Montanelli per dire che sul video "anziché la Cei la censura l'hanno chiesta i politici", si sofferma a lungo sulla vicenda di don Lelio Cantini, l'ex sacerdote della parrocchia fiorentina 'Regina della Pace', accusato di abusi sessuali e plagio su giovani fedeli. "Noi parliamo di casi singoli, lungi da noi voler offendere i sacerdoti, dire che i preti sono pedofili", avverte Santoro, che aggiunge: "io ho molti amici sacerdoti". "Anch'io", gli fa subito eco Fisichella, che per tutta la trasmissione ripete che il "segreto" imposto dal Vaticano sui casi di pedofilia è solo un segreto "processuale, lo stesso silenzio - sottolinea - che si chiede in un'inchiesta della magistratura".

Per don Fortunato Di Noto, prete impegnato contro le violenze sessuali sui minori, comunque "il problema della pedofilia è ben più serio di un problema ideologico. Secondo l'Onu ogni anno 158 milioni di bambini sono vittime di abusi sessuali. E le lobby pedofile proliferano, fanno persino giornate dell'orgoglio pedofilo".

Ci pensa Vauro, anche lui dicendosi amico di sacerdoti come monsignor Bettazzi, don Ciotti o Alex Zanotelli, a stemperare il clima con le sue vignette, prima che Santoro ringrazi Fisichella per la presenza in studio e "l'esempio di civiltà". Sul disegno si vede un vescovo di spalle: "Caso chiuso - dice il fumetto -. Ego me absolvo. Amen".

Fonte ANSA
 
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Marce.
view post Posted on 1/6/2007, 17:29     +1   -1




CITAZIONE
Secondo Fisichella, però, il video "non è ricostruzione giornalistica, non c'é contraddittorio, nessuno interviene a difendersi dalle accuse". E "dire che il cardinale Ratzinger, il Vaticano, o la congregazione non hanno fatto nulla è profondamente falso". Il presule, che della Congregazione fa parte, spiega che "la Dottrina della fede ha giudicato di fronte a queste cose. E l'istruzione con cui la Chiesa di Roma ha avocato a sé i procedimenti, dimostra piuttosto la volontà di intervenire col supremo grado di giudizio, essendo i crimini di pedofilia i più gravi che si possano fare nella Chiesa".

Temo che questi giornalisti ieri abbiano guardato Annozero solo a spezzoni perchè O'Gorman ha prontamente risposto che il vaticano è stato contattato tre volte ma non ha mai voluto fornire un intervista.

CITAZIONE
Fisichella, che per tutta la trasmissione ripete che il "segreto" imposto dal Vaticano sui casi di pedofilia è solo un segreto "processuale, lo stesso silenzio - sottolinea - che si chiede in un'inchiesta della magistratura".

Peccato che poi è stato letto il testo tratto dal Crimen Sollecitationis e di fine del processo non se ne parlava proprio.
 
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view post Posted on 1/6/2007, 18:46     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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Se è per quello dalla lettura del testo non risulta manco codesta presunta copertura per i preti pedofili. Il testo l'abbiamo reperito e Guido ha tradotto il pezzo in questione non trovando nulla di quanto invece è accusato. :ph34r:
 
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Guido Ferro Canale
view post Posted on 4/6/2007, 15:56     +1   -1




Il fine del processo, veramente, mi pareva piuttosto chiaro.
Cmq, tempo permettendo, proseguirò la traduzione e vedremo.
Sempre che non ne abbiano, metti caso, postata una su CattoliciRomani: lì si trova di tutto.

Guido
 
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TotusTuus
view post Posted on 5/6/2007, 18:53     +1   -1




Annozero su sacerdoti e pedofilia: le pagelle di Massimo Introvigne



Michele Santoro. Voto: 5. Inizia in tono minore un dibattito che a lungo non riesce a far decollare. Ossessionato dal fantasma di Giuliano Ferrara, che cita quattro volte, dimostra che in una settimana di lavoro non è riuscito a imparare a non confondere segreto del processo e segreto del delitto, processo canonico e processo civile. Lo staff non lo aiuta: traducendo, parla dell’ex-sacerdote Oliver O’Grady come di un “imputato in una causa civile”. Non è così, stava collaborando con gli avvocati che cercavano di spillare risarcimenti miliardari alla Chiesa: ma chi ha mai visto “imputati” in un processo civile? Per provare che Panorama della BBC è un programma serio (davvero lo è ancora?) chiede referenze a un collaboratore che gli cita il vaticanista “inglese” John Allen, che in realtà è americano e quando ha visto il documentario ha parlato della “prestigiosa serie televisiva Panorama” (forse con riferimento alle glorie passate) solo per rilevare che la specifica puntata “Sex Crimes and the Vatican” presenta una “preoccupante disinvoltura quando si tratta dei fatti”. Si fa confondere da don Di Noto e pasticcia sulle statistiche. Dopo una vita da giustizialista, vorrebbe mettere in discussione perfino l’esistenza della prescrizione. Giacobino.

Monsignor Rino Fisichella. Voto: 8. È un vescovo, e forse per questo Santoro lo lascia parlare. Non perde la calma, ma non si fa neppure mettere i piedi in testa. Spiega con chiarezza il significato canonico dei documenti e l’azione di Joseph Ratzinger, da cardinale prima e da Papa poi, per reprimere la piaga della pedofilia (altro che tolleranza). Santoro e la Borromeo non lo capiscono, i telespettatori probabilmente sì. Efficace.

Colm O’Gorman. Voto: 4. A differenza di monsignor Fisichella, non mantiene la calma, anzi interpreta alla perfezione la macchietta dell’irlandese rissoso appena uscito dal pub. Si contraddice ripetutamente (prima sostiene che la Chiesa non ha agenzie che si occupino dei bambini vittime di episodi di pedofilia che coinvolgono preti, poi ammette che esistono ma sostiene che non funzionano abbastanza bene). Urla e sbraita (una specialità della casa della trasmissione Panorama della BBC, vedi per esempio il siparietto dell’autore di un’inchiesta su Scientology). Involontariamente rende un grande servizio ai telespettatori: nessuno potrà più pensare che una “inchiesta” realizzata da un simile energumeno sia pacata e obiettiva. Esagitato.

Don Fortunato Di Noto. Voto: 7. Ha l’intelligenza di lasciare le questioni tecniche sul documentario a monsignor Fisichella. Quando Santoro la butta sui casi umani (“tutto vero”, come direbbe la Gazzetta dello Sport, ma l’errore è generalizzare, dimenticando che i casi umani ci sono anche fra chi è stato vittima di abusi nelle scuole coraniche o negli asili laici), fa valere la sua esperienza di persona che lotta contro i pedofili a colpi di fatti e non di documentari. Solido.

Beatrice Borromeo. Voto: 5. Poche battute e poche idee, ma confuse. Come da copione e da preview di Annozero diffusa via Internet afferma di avere letto le obiezioni di chi non voleva che si proiettasse il documentario ma ne ha capito poco o nulla, dal momento che continua a chiedere dove siano le falsità del documentario dopo oltre un’ora che se ne parla. Giuliva.

Marco Travaglio. Voto: 4. Apre il programma con una prevedibile tirata su Montanelli e Berlusconi. Il laicismo un po’ frusto alla Piazza Navona non riesce a farlo entrare nel tema della puntata. Scontato.

Piergiorgio Odifreddi. Voto: 5. Un punto in più per avere limitato gli interventi su un tema di cui, come si è bene inteso, non sa nulla. Quando parla, però, lo fa a vanvera, cominciando a citare a vanvera documenti mal tradotti, facendo insorgere in monsignor Fisichella il dubbio che non sappia il latino. Non basta avere venduto molte copie di un libro che paragona i cristiani ai cretini per essere, come vorrebbe Santoro, “un grande intellettuale”. Inconsistente.

Bruno Vespa. Voto: 9. Spiazza completamente Santoro e gli ruba la scena allestendo per la stessa serata una trasmissione dove addirittura il cardinale segretario di Stato per la prima volta fa vedere le buste che contengono il terzo segreto di Fatima, e dove si mostra che cos’è l’informazione religiosa seria. Santoro non se l’aspettava, ma mai sottovalutare i vecchi democristiani. Volpone.

Joseph Goebbels. Voto: 0 per le idee, 9 per le tecniche di propaganda. Dal 1933 al 1937 scatena la maggiore campagna di propaganda contro la Chiesa cattolica sul tema dei “preti pedofili”, denunciandone oltre settemila (ma siccome anche sotto il nazismo c’era il famoso giudice a Berlino, otterrà solo 170 condanne, molte per abusi commessi da ex-preti dopo avere lasciato la Chiesa o per episodi di omosessualità, allora puniti dalle leggi, non collegati alla pedofilia; e alcune certamente di innocenti che finiranno a Dachau). I cinegiornali nazisti mostrano bambini flagellati - come oggi si sa, non da preti ma dai produttori dei cinegiornali -, gemiti e catene come in un film di Murnau. E, alla fine, mostrano Pio XI, colpevole di avere condannato il nazismo, accusando il Papa di proteggere i preti pedofili. Come si vede, nulla di nuovo sotto il sole. Ma i documentari di Goebbels avevano una loro sinistra e malefica efficacia cui non può aspirare un qualunque O’Gorman: che non è un nazista, ma solo un documentarista di serie B. Pericoloso: ma la Chiesa è sopravvissuta a Goebbels, sopravvivrà anche ad Annozero.

Links:

Documenti Cesnur
 
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Guido Ferro Canale
view post Posted on 6/6/2007, 13:57     +1   -1




Su Internet c'è il servizio pubblicato sull'ultimo numero di Panorama?

Guid
 
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- Carlotta -
view post Posted on 7/6/2007, 13:31     +1   -1




Ho cercato il servizio su panorama on line, ma non l'ho trovato.
In compenso, posto questo articolo di Rino Camilleri.

CITAZIONE
06-06-2007 :: Annozero


La celeberrima puntata di «Anno zero» dedicata ai preti pedofili mi è toccato vederla, con ciò contribuendo ad alzarne l’audience.

Ahimè, funziona così il ricatto mediatico, per giunta coi soldi del canone. Come sa chi l’ha vista o ne ha seguito gli sviluppi successivi sui giornali, i due rappresentanti della Chiesa se la sono cavata molto egregiamente, cosa che ha non poco indispettito chi si aspettava il contrario. Anzi, i commentatori sono stati pressoché unanimi nel decretare la vittoria ai punti per monsignor Fisichella e don Di Noto.

Ma, si sa, certi «laici» non sanno perdere. Infatti, da diversi giorni il prete anti-pedofilia è bersagliato di minacce via internet, minacce a lui e alla «Chiesa-mafia» che proteggerebbe i pedofili quando si tratta di preti.

Devo dire che io, che sono meno buono di lui, al suo posto getterei la spugna al grido di: «Signori, mi avete convinto. Poiché noi preti siamo tutti a rischio di pedofilia (vedi le battute e le vignette di Vauro nella puntata di cui sopra), da oggi in poi affidate i vostri bambini ai centri sociali, dove sicuramente riceveranno una educazione migliore che in oratorio».

Ma, ripeto, per fortuna don Di Noto è (molto) più buono di me.

 
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blindflame
view post Posted on 10/6/2007, 23:31     +1   -1




E' inutile che vi fossilizzate sul programma. Il vero problema sono i crimini di cui i preti si sono makkiati. E' inammissibile che persone così lavorino per la chiesa e debbano essere a contatto con i bambini. Potete dire quello che volete, ma la verità su queste cose è che la chiesa non ha fatto nulla.
 
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Raimundus
view post Posted on 11/6/2007, 09:58     +1   -1




Un'affermazione così categorica, non essendo un dogma di fede, necessita delle motivazioni.
Siamo lieti di sentirle. Avanti!
 
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view post Posted on 11/6/2007, 11:26     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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Che preti che si macchiano di certi crimini è indubbio che vadano puniti ma che la Chiesa non faccia nulla è falso. Solo perchè a determinate azioni non viene fatta pubblicità non significa che esse non vengano fatte. Se i mass-media preferiscano fare notizia solo quando un prete viene accusato o condannato, invece di far sapere i duri provvedimenti della Chiesa a riguardo, non è certo colpa nè nostra nè delle istituzioni ecclesiastiche.
 
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TotusTuus
view post Posted on 12/6/2007, 22:10     +1   -1




Chi è l'autore di "Sex Crimes and the Vatican": Colm O'Gorman, un senatore omosessuale bocciato dagli elettori irlandesi

di Massimo Introvigne



Colm O’Gorman, l’autore del documentario Sex Crimes and the Vatican sui preti pedofili che si è fatto notare per i suoi interventi esagitati ad Annozero, è stato presentato da Michele Santoro come un coraggioso giornalista che da bambino è stato vittima di abusi da parte del famigerato prete pedofilo irlandese Seán Fortune. Come tale merita certamente comprensione e simpatia, anche se Fortune si è suicidato nel 1999 prima del processo, e manca dunque a rigore un accertamento giudiziario del ruolo preciso di O’Gorman in queste tristi e tragiche vicende. Santoro, tuttavia, ha commesso qualche peccato di omissione nel presentare Colm O’Gorman, che è anzitutto un militante omosessuale e un uomo politico. Il più antico rotocalco gay irlandese lo presenta come un gay politician, un “politico gay”.

Il 3 maggio 2007 è stato nominato membro del Senato irlandese dal Primo Ministro, ed è tuttora senatore. Il Senato della Repubblica d’Irlanda non è eletto dal popolo, e O’Gorman fu nominato dal premier Bertie Ahern, del partito Fianna Fáil, che aveva allora bisogno dei Democratici Progressisti, il partito di O’Gorman, come partner della sua coalizione. Alle elezioni del 24 maggio 2007 per il Dáil Éireann, cioè la Camera dei Deputati, i Democratici Progressisti hanno avuto risultati disastrosi, passando da otto a due seggi.

Nelle stesse elezioni politiche gli elettori irlandesi del collegio di Wexford hanno mostrato che cosa pensano di O’Gorman – che, secondo una prassi comune in Irlanda, si è candidato al Dáil Éireann pur essendo senatore e senza doversi dimettere dal Senato – infliggendogli una sconfitta davvero imbarazzante. O’Gorman ha raccolto solo 2.162 voti, pari al 3,2%. Resta senatore – una carica, ripetiamolo, non elettiva – ma ha dovuto rimettere nel cassetto i sogni di farsi eleggere come deputato.

Per finire – o per riassumere – una domanda: se anziché come “coraggioso giornalista della BBC” Santoro avesse correttamente presentato O’Gorman come “un senatore gay irlandese che ha appena subito un’umiliante sconfitta elettorale” l’effetto sarebbe stato lo stesso?

Fonte: Cesnur
 
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Guido Ferro Canale
view post Posted on 13/6/2007, 16:12     +1   -1




Se non sbaglio, il servizio diceva che, dal 2001 a oggi, presso la SCDF sono stati istruiti solo dieci processi per pedofilia, contro un migliaio di denunce. Spiegava anche che, per molti casi, è stato delegato il Vescovo locale, però...

Guido
 
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11 replies since 1/6/2007, 11:36   129 views
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