| ROMA - Si prova "profonda tristezza" dinanzi ai casi di abusi sessuali commessi da sacerdoti - al centro del documentario della Bbc "Sex, crimes and the Vatican" - ma "dire che la Chiesa finora ha vissuto solo di bugie è una grossa menzogna". Nello studio di 'Annozero', dove Michele Santoro, dopo settimane di polemiche, ha mandato in onda la discussa video-inchiesta sui preti pedofili, è monsignor Rino Fisichella, rettore dell'Università Lateranense e cappellano di Montecitorio, a difendere le posizioni della Chiesa e a respingere le accuse rivolte al cardinale Ratzinger, dipinto nel documentario come colui che impose il silenzio sui casi di pedofilia nel clero.
Su questi aspetti lo scontro è in particolare con Colm O'Gorman, già vittima di abusi in Irlanda e autore dell'inchiesta Bbc, andata in onda in Gran Bretagna nel 2006 e negli ultimi tempi rilanciata sul web prima della controversa acquisizione della Rai per Annozero. Il video insiste sulla "copertura" data dalle gerarchie a sacerdoti colpevoli di crimini sessuali, sulla presunta omertà, e in particolare sul documento 'Crimen sollicitationis' del 1962 - di cui Ratzinger viene definito "garante" per 20 anni quand'era alla Congregazione per la dottrina della fede - che disponeva di avocare a Roma ogni procedimento per i casi di pedofilia.
"Davanti al filmato - commenta Fisichella al termine della messa in onda - ho un profondo senso di tristezza, perché qui ci sono delle vittime innocenti e queste vittime devono esser rispettate, da tutti. Insieme a loro ci sono i genitori, che vivono un dramma estremamente forte. Tutto si può dire tranne che la Chiesa non sente una vicinanza profonda e non condivide il dolore di queste persone".
"Quando c'é sofferenza - aggiunge - non può esserci omertà alcuna, non può esserci ignavia, né alcunché faccia pensare a un nascondimento dei fatti. Chi sa denunci tutto". Per Fisichella, coloro che hanno commesso questi abusi "non avrebbero mai dovuto diventare preti", e tra le loro vittime "c'é anche la Chiesa, perché hanno gettato discredito sugli altri preti che fanno tutto il possibile per dimostrare la correttezza della loro vocazione. Un danno incalcolabile".
Secondo Fisichella, però, il video "non è ricostruzione giornalistica, non c'é contraddittorio, nessuno interviene a difendersi dalle accuse". E "dire che il cardinale Ratzinger, il Vaticano, o la congregazione non hanno fatto nulla è profondamente falso". Il presule, che della Congregazione fa parte, spiega che "la Dottrina della fede ha giudicato di fronte a queste cose. E l'istruzione con cui la Chiesa di Roma ha avocato a sé i procedimenti, dimostra piuttosto la volontà di intervenire col supremo grado di giudizio, essendo i crimini di pedofilia i più gravi che si possano fare nella Chiesa".
Quasi a riprova di questo, sullo sfondo scorre il famoso anatema di Ratzinger nella Via Crucis del 2005: "quanta sporcizia nella Chiesa, specialmente tra chi esercita il sacerdozio!". L'autore dell'inchiesta però incalza, dice che, anche se i vescovi Usa hanno creato associazioni a difesa delle vittime, è perché la Chiesa "é stata costretta a cambiare atteggiamento. Non è stata una scelta, ha dovuto farlo". Lo scambio di battute prende toni concitati, finché Fisichella non taglia corto: "che sia obbligata o no, non è vero che la Chiesa non sta facendo niente. Dire che finora ha vissuto solo di bugie è una menzogna, non degna di lei".
La trasmissione, partita con una lettera di Marco Travaglio a Montanelli per dire che sul video "anziché la Cei la censura l'hanno chiesta i politici", si sofferma a lungo sulla vicenda di don Lelio Cantini, l'ex sacerdote della parrocchia fiorentina 'Regina della Pace', accusato di abusi sessuali e plagio su giovani fedeli. "Noi parliamo di casi singoli, lungi da noi voler offendere i sacerdoti, dire che i preti sono pedofili", avverte Santoro, che aggiunge: "io ho molti amici sacerdoti". "Anch'io", gli fa subito eco Fisichella, che per tutta la trasmissione ripete che il "segreto" imposto dal Vaticano sui casi di pedofilia è solo un segreto "processuale, lo stesso silenzio - sottolinea - che si chiede in un'inchiesta della magistratura".
Per don Fortunato Di Noto, prete impegnato contro le violenze sessuali sui minori, comunque "il problema della pedofilia è ben più serio di un problema ideologico. Secondo l'Onu ogni anno 158 milioni di bambini sono vittime di abusi sessuali. E le lobby pedofile proliferano, fanno persino giornate dell'orgoglio pedofilo".
Ci pensa Vauro, anche lui dicendosi amico di sacerdoti come monsignor Bettazzi, don Ciotti o Alex Zanotelli, a stemperare il clima con le sue vignette, prima che Santoro ringrazi Fisichella per la presenza in studio e "l'esempio di civiltà". Sul disegno si vede un vescovo di spalle: "Caso chiuso - dice il fumetto -. Ego me absolvo. Amen".
Fonte ANSA
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