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Blackwater: non si placa l'ira degli iracheni

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view post Posted on 18/9/2007, 11:56     +1   -1
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Avvocato della Gabry, della Requi, Jesus 'SnaKe SuperStar e della Walka

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BEIRUT/BAGHDAD - Non si placa l'ira degli iracheni per la sparatoria in cui domenica scorsa contractor americani hanno causato a Baghdad la morte e il ferimento di numerosi civili: il segretario di stato Usa Condoleezza Rice ha presentato personalmente le sue scuse e quelle di Washington al premier Nuri al Maliki, mentre il leader radicale sciita Moqtada Sadr ha chiesto oggi l'interdizione di tutte le società di sicurezza privata straniere presenti in Iraq.

Già ieri un portavoce del ministero degli Interni ha annunciato che alle guardie private impiegate dalla Blackwater, la società Usa coinvolta nell'incidente, "é stata ritirata la licenza" a operare in territorio iracheno.

Ma Moqtada Sadr è andato oltre con la sua richiesta. Secondo un suo portavoce, il movimento sadrista ritiene che l'incidente di domenica "é stato possibile solo perché l'occupante porta nel nostro Paese queste compagnie, la maggior parte dei cui addetti sono dei criminali o sono usciti direttamente dalle carceri americane". Pertanto, "il governo deve ritirare la licenza alle altre compagnie di sicurezza (private) e proibirle".

Il governo ha intanto reso noto che nel corso di una telefonata al premier iracheno Al Maliki, Condoleezza Rice ha presentato "le sue scuse personali e quelle del governo americano". Nel corso della conversazione, Al Maliki e Rice si sono inoltre accordati affinché venga aperta un'inchiesta "equa e trasparente" sull'accaduto, per appurare la verità e "punire i responsabili".

Il premier, ha fatto sapere il suo ufficio con un comunicato, ha "condannato severamente" le azioni degli agenti della Blackwater, che hanno causato, secondo fonti diverse, tra gli otto e gli undici morti, e 13 feriti, in una sparatoria avvenuta nel quartiere al Mansour dopo che il convoglio di diplomatici Usa che scortavano è stato attaccato, secondo quanto è stato riferito, a colpi di mortaio e armi leggere.

In tarda mattinata, il governo ha infine annunciato che rivedrà lo status di tutte le compagnie di sicurezza straniere e locali che lavorano in Iraq, "in base alla legge irachena".

Fonte ANSA
 
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